Summit Onu sulla droga a Vienna,Barra striglia: “cambiare passo”

"Oggi guerra a drogati più che a droga, invertire rotta. Tossicodipendente va curato, non abbandonato"

MAR 16, 2019 -

Roma, 16 mar. (askanews) – “Nel mondo la guerra alla droga si è trasformata nella guerra ai drogati, che hanno conosciuto in numero sempre maggiore la realtà del carcere, condizione che aggrava la loro già difficile situazione”. Massimo Barra fondatore di Villa Maraini, Agenzia Nazionale della Croce Rossa Italiana sulle tossicodipendenze, è intervenuto nel summit Ministeriale della 62 Commissione Stupefacenti (UNGASS-ONU), in qualità di Presidente della Red Cross and Red Crescent Partnership on Substance Abuse (siglata tra Croce Rossa Italiana, Federazione di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e Villa Maraini), auspicando un tanto atteso cambio di passo, facendosi portavoce anche di tutte quelle realtà che nel mondo operano per diffondere una politica umanitaria verso i tossicodipendenti, come la Fondazione Villa Maraini-CRI, che da oltre 40 anni si occupa di salvare da Overdose e curare tossicodipendenti principalmente a Roma incontrando e trattando ogni giorno oltre 600 persone con problemi di dipendenza.

I dati riportati nel “World Drug Report 2018” dell’UNODC (Agenzia delle Nazioni Unite sulle Droghe) parlano di 275 milioni di consumatori di droga, ovvero il 5,6% della popolazione mondiale, che hanno utilizzato almeno una volta sostanze nell’ultimo anno e che vanno da un range di età tra i 15 e 64 anni. Dagli Stati Uniti invece arrivano i dati più drammatici: 200.000 morti per overdose negli ultimi 3 anni, che attestano il definitivo fallimento delle “guerra alla droga” lanciata dal Presidente Nixon.

Da molti interventi dei rappresentati dei paesi presenti, tra i quali quello di Evo Morales Presidente della Bolivia, si è avvertita la necessità di cambiare la rotta e far riconoscere a livello mondiale l’importanza della politica della “riduzione del danno”, con investimenti a favore della cura del tossicodipendente, per bilanciare la precedente eccessiva spesa pubblica in dannose misure repressive che hanno colpito solo il consumo e non lo spaccio.

Non sono mancate le posizioni come quella del Ministro degli Esteri russo Lavrov contrario ad ogni tipo di apertura nei confronti dei tossicodipendenti

“E’ fondamentale rendere accessibile la cura al tossicodipendente, perché l’interesse di ogni nazione dovrebbe essere quello di conoscere e curare anche questa tipologia di paziente. E’ palese che un tossicodipendente conosciuto è sempre pericoloso per sè e per gli altri, ma uno sconosciuto è pericoloso due volte”, ha detto ancora Barra, sottolineando l’importanza di liberalizzare le terapie in Italia e nel mondo, infatti sono molti i limiti burocratici da superare nel campo della cura delle dipendenze. E ha ricordato come A villa Maraini-CRI questo già avviene “perché si dà assistenza 24h al giorno 365 giorni all’anno a chiunque ne faccia richiesta senza discriminazioni, basandosi solo sui principi di Croce Rossa su tutti l’umanità”.

“Terapia, terapia e ancora terapia per tutti. Questo deve essere la nostra parola d’ordine, la nostra priorità, il nostro slogan”,ha concluso Barra il suo intervento alla sessione speciale del forum.