Ruby, morta teste chiave.Humanitas: sequestro salma fu immediato

La clinica di Rozzano: "Era molto grave, fatto tutto il possibile"

MAR 15, 2019 -

Milano, 15 mar. (askanews) – La documentazione clinica e la salma di Imane Fadil sono state sequestrate dall’Autorità Giudiziaria il 1 marzo scorso, giorno stesso della morte della 33enne che aveva raccontato i retroscena delle serate del “bunga bunga” organizzate da Silvio Berlusconi ad Arcore. La precisazione arriva dalla clinica Humanitas di Rozzano, dove l’ex modella è rimasta ricoverata dal 29 gennaio fino al momento della scomparsa.

“Al decesso della paziente, il 1 marzo scorso, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro di tutta la documentazione clinica e della salma”, riferisce in una nota la clinica che aggiunge: “Il 6 marzo, Humanitas ha avuto gli esiti tossicologici degli accertamenti richiesti e lo ha prontamente comunicato agli inquirenti”.

Le condizioni cliniche della 33enne, sottolinea ancora l’Humanitas, erano “molto gravi” già dal primo giorno di ricovero. Per questo l’ex modella “è stata presa in carico da una équipe multidisciplinare che ha messo in campo ogni intervento clinico possibile per la cura e l’assistenza della paziente, compresi tutti gli approfondimenti diagnostici richiesti dai curanti”.

Infine un ultimo chiarimento: “Per rispetto della privacy e dell’indagine in corso, Humanitas non rilascerà ulteriori commenti su nessun aspetto di questa vicenda”.