Comune Milano: l’app dei servizi pubblici alla prova dei milanesi

Cocco: "Siamo primo Ente a avviare sperimentazione su territorio"

MAR 15, 2019 -

Milano, 15 mar. (askanews) – “Mettere le persone e i loro bisogni al centro del processo di innovazione della Pubblica amministrazione, coinvolgendo i cittadini nello sviluppo delle piattaforme digitali di cui saranno diretti fruitori”. È questo lo spirito con cui il team per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dà il via, assieme al Comune di Milano, all’ultima fase della sperimentazione del progetto “IO”, ideato e sviluppato per realizzare la app che porterà i servizi pubblici negli smartphone degli italiani. Lo ha spiegato in una nota l’Amministrazione meneghina, sottolineando che “‘IO’ vuole proporre un nuovo modello per l’erogazione dei servizi pubblici: se oggi il cittadino deve scoprire autonomamente dove e come usare i servizi digitali che ciascun Ente eroga, identificando quale sito o app risponde alla propria esigenza, in futuro basterà una sola applicazione”. “IO” potrà essere usata da tutti gli enti pubblici, locali e nazionali, per contattare i cittadini: sarà l’Ente stesso a preoccuparsi di avvisare attivamente il cittadino quando questi debba compiere qualche azione (ad esempio il pagamento di un tributo, che sarà possibile effettuare direttamente dall’app grazie a PagoPa) oppure a inviargli il riepilogo di informazioni e documenti che potrebbero essere di suo interesse, attraverso messaggi personalizzati sulle specifiche esigenze dell’utente.

Tra gli enti che aderiscono alla sperimentazione sul territorio nazionale, il Comune di Milano è il primo a lanciare questa fase, in gergo “closed beta”, invitando i milanesi a candidarsi come “beta-tester”. I cittadini selezionati potranno provare la app nella vita di tutti i giorni e interagire con una prima serie di servizi reali, effettuando operazioni e pagamenti validi a tutti gli effetti. Quelli che il Comune di Milano testerà includono ad esempio: i messaggi di riepilogo dei dati anagrafici, dell’occupazione immobiliare e delle rette scolastiche; gli avvisi di scadenza della carta d’identità o del pass mobilità; gli avvisi di contravvenzione al codice della strada o di accertamento della TARI e la possibilità di pagare gli importi dovuti ai rispettivi enti direttamente dalla app.

(segue)