Sertori: Lombardia apripista su sistemi di accumulo di energia

In partenza un progetto sperimentale sui oltre 2500 utenti

MAR 11, 2019 -

Milano, 11 mar. (askanews) – Una sperimentazione sull’aggregazione in Lombardia di numerosi sistemi di accumulo di energia, prodotta da impianti fotovoltaici, per efficientare la produzione, metterla in rete e riutilizzarla durante i picchi di richiesta. Il progetto pilota, promosso da Regione Lombardia, insieme a Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), Ricerca sul Sistema Energetico (RSE-Sistemi di Accumulo Lombardi) e Terna, partirà a breve con un primo campione di cittadini lombardi. L’Autorità ha permesso infatti anche agli utenti di piccola taglia di partecipare al Mercato dei Servizi di Dispacciamento, in modalità aggregata, per far fronte alla variabilità tipica dei consumi e della produzione da fonti rinnovabili, sempre più numerose. I sistemi di accumulo svolgono oggi un ruolo strategico di supporto allo sviluppo delle reti elettriche intelligenti che possono farci risparmiare e diminuiscono l’impatto ambientale, perché disaccoppiano temporalmente la produzione e l’utilizzo dell’energia da fonti rinnovabili.

“Ancora una volta la Lombardia si distingue per essere stata la prima Regione ad aver puntato su sistemi che incentivano l’autoconsumo dell’energia elettrica prodotta con impianti fotovoltaici, con circa 10 milioni di contributi erogati – ha commentato in una nota l’assessore agli Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni e Energia Massimo Sertori – e sarà la prima Regione a introdurre nel mercato dell’energia elettrica la possibilità, a unità di consumo e di produzione di energia elettrica, di partecipare al Mercato dei Servizi di Dispacciamento, per garantire la fornitura dell’energia elettrica”.

La gestione dell’aggregato sarà effettuata da un’azienda, chiamata ‘aggregatore’, che si occuperà, da un lato, di interfacciarsi con il mercato e, dall’altro, di predisporre tutti gli strumenti di misura e controllo necessari per poter gestire i vari sistemi di accumulo, senza alcun onere a carico dei partecipanti al progetto. “A breve oltre 2500 cittadini lombardi, l’equivalente del numero degli impianti installati con i bandi di incentivazione, verranno invitati da Regione Lombardia a partecipare alla sperimentazione che non avrà ovviamente costi a carico degli utenti, né comporterà cambiamenti nelle abitudini di utilizzo dell’impianto”. La Regione Lombardia, ha specificato Sertori, ha anche chiesto espressamente che, al termine della fase sperimentale, vengano riconosciuti benefici a coloro che aderiranno all’iniziativa.