Autonomia, Toma: maggiore presenza Regioni in decisioni Stato

"Si deve parlare di regionalismo cooperativo"

MAR 8, 2019 -

Napoli, 8 mar. (askanews) – “Oggi lancio una sfida, la lancio e la lancia il Molise. Ritengo si debba parlare invece di regionalismo cooperativo, cioè una maggiore presenza delle Regioni nelle decisioni da parte dello Stato. Quindi penserei, lo dico ai costituzionalisti, loro ci debbono lavorare su, una presenza in Consiglio dei ministri con rango di ministro dei governatori quando si parla di legislazione che impatta direttamente ed esclusivamente nella propria Regione”. E’ la sfida lanciata dal presidente della Regione Molise, Donato Toma, a margine di un incontro alla Fondazione Banco di Napoli.

Per il Governatore, un modello simile a quello delle regioni a statuto speciale: “Penso a Sicilia e Sardegna che hanno diritto di intervento addirittura con voto nel Consiglio dei ministri per le materie che impattano direttamente sulle questioni regionali”. Per Toma il dibattito sull’autonomia è entrato nel vivo e quindi “si dovrebbe rallentare con un regionalismo differenziato delle Regioni che lo hanno richiesto”, poiché così attuato “è sbilanciato a favore delle aree più ricche del Paese. Prima di attuarlo in queste Regioni del Nord, bisogna ragionare bene e determinare i Lep (Livelli essenziali di prestazione, bisogna determinare in maniera precisa e preventivamente i fabbisogni standard e i costi standard di questi fabbisogni”.

“La mia Regione è piccola, non ha una autonomia finanziaria e per chiedere l’autonomia differenziata su alcune materie è necessario che ci sia una copertura stabile sotto il profilo finanziario. Il Molise questo non lo può fare e ritengo che altre regioni, specialmente al Sud, non lo possano fare”.