Grimaldi (Leu): su Gig economy Piemonte ha tracciato modello

"Camera dimostri che vuol passare dalle parole ai fatti"

MAR 7, 2019 -

Torino, 7 mar. (askanews) – “Umbria ed Emilia Romagna si ispirano al Piemonte” a proposito delle normative sulla cosidetta gig economy. Parola del capogruppo di Leu in Regione Piemonte, Marco Grimaldi, che ha sottolineato: “Dopo l’approvazione in Piemonte, la mia proposta di una legge nazionale sulla gig economy arriva in Umbria, che dalla Commissione Lavoro la consegna all’aula, e in Emilia Romagna, dove si apprestano a votarla a fine mese”.

“La proposta ridefinisce l’inquadramento dei lavoratori attraverso contratti chiari e trasparenti, per riconoscerne diritti e tutele, per contrastarne la precarieta’, e per impedire che siano aggirate molte delle regolamentazioni previste dai contratti collettivi. Precisa inoltre come il concetto di subordinazione si applichi anche alle nuove forme di lavoro digitale tramite piattaforme”, ha ricordato Grimaldi.

“Il 22 gennaio il Consiglio Regionale piemontese l’ha approvata all’unanimita’, consentendone l’approdo in Parlamento: sarebbe la prima proposta normativa nazionale sulle piattaforme digitali e una delle prime proposte organiche su scala europea”, ha rimarcato, lanciando un appello al ministro Luigi Di Maio “dovrebbe sapere che con le dichiarazioni non si estendono i diritti, la Camera ci dimostri che dalle parole intende passare ai fatti, aprendo la discussione”.