Sul caso Cucchi la Lega ha un’altra opinione

Parla tonelli

MAR 1, 2019 -

Roma, 1 mar. (askanews) – Sul caso Cucchi “c’è un indirizzo mediatico, da sempre, che non rispecchia in toto quello che accade nel processo. Ad esempio non si parla del processo parallelo ai medici. Per una parte sono stati prosciolti, per altri reati è scattata la prescrizione. I medici hanno rinunciato alla prescrizione per andare avanti nel processo ma di questo non se ne parla. Le perizie parlano chiaro. La morte di Cucchi non ha nulla a che vedere con quello che sarebbe accaduto. L’altro giorno, ad esempio, un perito di parte è stato sentito ed ha detto che le lesioni alla colonna vertebrale sono compatibili dai sette ai quindici giorni precedenti al fatto. Sposta quindi a prima dell’arresto quelle lesioni. Cucchi era già stato ricoverato 17 volte perché era stato pestato dai suoi amici”. Lo ha detto il deputato della Lega Gianni Tonelli, ai microfoni di “L’Italia s’è Desta” su Radio Cusano Campus.

“Sto vivendo questi nuovi sviluppi con attenzione ed attesa. In questa vicenda, che sembra infinita, abbiamo sentito mille volte dichiarazioni perentorie che certificavano verità che poi gli atti processuali hanno smentito. Cito ad esempio le perizie o gli atti della Commissione Bicamerale di inchiesta presieduta da Ignazio Marino, che hanno poi descritto delle realtà differenti rispetto a quello raccontate dai media. Con riferimento a quelli che sono i miei canali posso dire che i media stanno facendo un racconto che non è fedele a quello che sta emergendo nei processi”.

“Io sono sotto processo. Chiunque osa parlare finisce querelato e sotto processo. Giovanardi nei giorni scorsi – ricorda – è stato assolto perché i giudici hanno accertato che aveva detto la verità perché aveva citato gli atti processuali. Se qualcuno ha commesso un reato fanno bene a chiedere un risarcimento. Ovviamente è un risarcimento economico e non di carattere morale. Non è un fine di giustizia quanto di pecunia. Ormai tutti sono convinti che siano veri gli ultimi sviluppi riportati dalla stampa, staremo a vedere. Anche Totò Riina diceva di essere un semplice pastore quando è stato arrestato”.

“Io mi batterò e la settimana prossima presenterò un disegno di legge, per mettere telecamere sugli agenti, nelle auto e nelle celle di sicurezze. Con le telecamere non saremmo stati a discutere per anni su questioni poi rivelatesi delle grandi falsità, come ad esempio il processo Uva. Cito anche il caso Ferulli o Mogherini. Tutti casi che sono stati smontati. Poi, se qualcuno ha commesso delle irregolarità ed ha delle colpe ne dovrà rispondere. Non chiedo sconti per nessuno ma voglio che le responsabilità vengano accertate nei processi veri e non nei processi mediatici che sono una barbarie. Si sviluppano accuse mediatiche alle Forze dell’Ordine senza dare la possibilità di replicare mediaticamente perché si fanno le querele con il ciclostile”, ha concluso Tonelli.

Red/Sav/Int2