Giustizia, Cascini: ripensare dalle fondamenta il sistema penale

Ridisegnando il catalogo dei reati e delle pene

FEB 16, 2019 -

Roma, 16 feb. (askanews) – Per il Consigliere togato del Csm Giuseppe Cascini intervenuto a Padova all’inaugurazione dell’anno giudiziario dell’Unione Camere Penali, “la gravissima situazione di crisi della giustizia penale in Italia impone una comune assunzione di responsabilità di tutti gli operatori del diritto, avvocati e magistrati, per offrire alla politica proposte condivise in grado di assicurare un processo rapido e giusto. Non basta lavorare sull’efficienza. È necessario ripensare dalle fondamenta il sistema penale, ridisegnando il catalogo dei reati e delle pene. Una giustizia penale efficace ma non feroce che elimini la centralità del carcere e punti su sanzioni più adeguate di natura riparatoria e risarcitoria”. Intervenendo sul tema delle riforme processuali, il Consigliere togato di AreaDemocratica per la Giustizia Cascini, ha sottolineato che “occorre dare centralità alla fase dell’udienza preliminare che deve diventare un luogo nel quale le parti si confrontano con il giudice sui punti controversi del processo, si decidono tutte le questioni preliminari, imposta il dibattimento. Ma l’udienza preliminare deve essere anche il luogo di verifica effettiva nel merito della sostenibilità dall’accusa. Il dato allarmante di percentuali elevate di assoluzioni in dibattimento impone di rafforzare il momento di controllo sulla utilità del dibattimento. Ovviamente l’assoluzione, a differenza di quanto qualcuno sembra credere, è un esito fisiologico del processo, la cui funzione è proprio nella prova di resistenza della ipotesi di accusa. Ma percentuali di assoluzioni sopra il 50% non rientrano nella fisiologia”.(Segue)