Il Regno: contro la crisi dell’Italia la Chiesa si mobiliti

Invito della rivista cattolica: è tempo di un sinodo nazionale

FEB 13, 2019 -

Bologna, 13 feb. (askanews) – Di fronte allo sbandamento del paese, alle difficoltà non solo economiche, ma sociali, culturali e morali, “la Chiesa non può tacere” perché “non è altrove”. Tuttavia “esclusa ogni ripresa di partito cattolico o di intervento politico diretto, sconsigliato il primo dalla storia e sbagliato per la Chiesa, il secondo, su un piano dottrinale”, serve “una grande mobilitazione nazionale di tutto il popolo di Dio su un piano propriamente ecclesiale”. Per questo motivo “abbiamo chiesto e chiediamo un sinodo nazionale della Chiesa italiana”. E’ l’invito della rivista “Il Regno”, quindicinale di attualità e documentazione cattolica, sul numero di imminente pubblicazione.

“Dopo essere intervenuti già nel 2015, in occasione dell’Assemblea nazionale della Chiesa italiana a Firenze, indicando nello strumento di un sinodo nazionale della durata di almeno un biennio lo strumento più adeguato per recepire i criteri pastorali del pontificato di papa Francesco e ricollegarsi a un paese sempre più separato”, la rivista Il Regno ribadisce come quella proposta si sia fatta oggi necessaria, anzi “urgente”. “Un sinodo nazionale non si è mai fatto – ha spiegato sull’ultimo numero il direttore Gianfranco Brunelli -. Il pontificato di papa Francesco apre a questa possibilità pastorale, l’emergenza del paese lo esige”.

Dovrà essere “un sinodo della Chiesa aperto a tutti, che affronti i grandi nodi culturali ed ecclesiali che oggi si impongono di fronte alla perdita di un ethos collettivo, all’emergere di pulsioni disgregative della società, alla svolta antropologica in atto”. Per la rivista il significato di questo invito è duplice: “il sinodo è lo strumento per un processo di rievangelizzazione della Chiesa italiana nei punti salienti della propria fede, ed è, ad un tempo, un luogo di presenza, di riorientamento dei cattolici nella situazione attuale. Ripensare e riapprendere la fede, riconnettere la Chiesa al paese: questa ci sembra la sfida”. (segue)