Confagri: le nostre proposte per risolvere la crisi del latte

Misure salvaguardia della filiera ovina a partire da quella sarda

FEB 13, 2019 -

Roma, 13 feb. (askanews) – Ristoro immediato della carenza di liquidità degli allevatori colpiti dalla crisi, ridurre i costi dei mangimi introducendo un incentivo per ettaro a favore degli allevatori, attivare ogni strumento di politica agricola nazionale e/o comunitaria per alleggerire il mercato dal surplus di prodotto e rivedere la modalità di programmazione delle produzioni a denominazione di origine. Sono alcune delle proposte avanzate da Confagricoltura per contribuire alla soluzione della crisi del latte in Sardegna.

Oggi la giunta di Confagricoltura ha analizzato la situazione del comparto ovino sardo e di quegli allevatori che in questi giorni hanno espresso apertamente il loro malcontento. Si tratta di un comparto che interessa oltre 50mila allevamenti per oltre 7 milioni di capi. In Sardegna si concentrano il 25 per cento degli allevamenti e oltre la metà dei capi.

“E’ evidente – spiega Confagricoltura – che la situazione particolarmente critica di queste ultime settimane rientra in una dinamica purtroppo ricorrente, che vede ripetersi, da alcuni anni, periodi di aumento alternati a periodi di cali, anche bruschi, delle quotazioni”. In questo momento, come confermano le cifre ufficiali diffuse ieri dalla stessa Ismea i costi di produzione sono sistematicamente al di sotto dei prezzi alla produzione riconosciuti alla parte agricola, che sta operando in una situazione di deficit costi/ricavi. Una situazione che dipende dai rapporti all’interno della filiera che, a parere dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli, vanno decisamente migliorati, ma anche da una errata programmazione, che ha spinto ad eccessi di produzione a fronte di un contenuto aumento dei consumi interni e, soprattutto, di una brusca frenata dell’export che nel 2018 è calato del 33,3 per cento in quantità.(Segue)