Lazio, crollo verticale nascite: andrologi e biologi fanno il punto

Prevenzione: informare gli uomini su crioconservazione il seme

FEB 12, 2019 -

Roma, 12 feb. (askanews) – L’aumento dei fattori di rischio e dei casi di infertilità maschile e di coppia rende necessaria una collaborazione sempre più stretta tra andrologi e biologi. “L’infertilità maschile è una delle cause del calo di natalità che interessa l’Italia e il Lazio” spiega Alessandro Palmieri, presidente della Sia, Società italiana di andrologia che ha scelto la Clinica Sanatrix di Roma per il suo Corso in Seminologia per Andrologi. Due giorni di aula tra teoria, esercitazioni pratiche e discussioni che faranno dialogare biologi e andrologi.

“Il Lazio è una delle Regioni che più ha sofferto del calo di natalità: dal 2015 i nuovi nati sono passati da 48mila a 46.970 del 2016 (-2,3%) a 44.573 (- 4,9%) del 2017. E’ stato così raggiunto il minimo storico dall’Unità di Italia: l’8 per mille, che colloca il Lazio al 6° posto su 20 regioni” precisa il Presidente SIA.

Le coppie cercano un figlio sempre più tardi e gli uomini in particolare non hanno una cultura della prevenzione: trascurano i problemi e quando la coppia sviluppa il desiderio di allargare la famiglia spesso è troppo tardi “Il percorso della prevenzione dell’infertilità maschile è invece piuttosto semplice” sottolinea Fabrizio Ildefonso Scroppo, Direttore del Corso “una visita specialistica periodica con esame obiettivo, una ecografia testicolare e l’analisi del liquido seminale (il cosiddetto spermiogramma).

“Ma è il biologo specialista in andrologia a fare il ‘rating’ della fertilità” interviene Ilaria Ortensi, Biologa e Direttore del Corso “anche se bisogna precisare che le caratteristiche del liquido seminale non sono l’unico determinante della fertilità. Così come un uomo che abbia valori al di sotto di quelli considerati minimi non è necessariamente incapace a concepire”.(Segue)