Allarme esperti: farmaci epatite C da 2020 fuori da Fondo speciale

Richiamo dei Gastroenterologi Sige

FEB 11, 2019 -

Roma, 11 feb. (askanews) – Il 2019 per l’Italia rappresenta l’ultimo anno nel quale i farmaci antivirali contro per l’epatite C conserveranno l’etichetta di farmaci ‘innovativi’, e saranno quindi a completo carico di un fondo speciale. “Dal 2020 le spese per la cura dell’epatite C saranno a carico del fondo ordinario della spesa farmaceutica – spiega Filomena Morisco, Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell’Università di Napoli ‘Federico II’ – e pertanto è dovere di tutti gli stakeholder impegnarsi ad avviare alla cura il maggior numero di soggetti possibile, prima di quella data. Uscendo dalla lista dei farmaci innovativi i farmaci anti-HCV, è prevedibile che si andranno a creare problemi di spesa per varie regioni, andando questi antivirali a gravare sulla spesa dei farmaci ordinari”. Secondo il rapporto sulle epatiti della Organizzazione mondiale della sanità (Oms) pubblicato nel 2017 (Global Hepatitis Report 2017), ben 325 milioni di persone nel mondo sono affette da epatite cronica B (Hbv) o C (Hcv). La maggior parte di loro non ha accesso ai test diagnostici e alle terapie ed è quindi a rischio di una lenta progressione della malattia epatica che può portare a cirrosi, cancro del fegato e morte.

Le regioni del mondo ove è più diffusa l’epatite B sono quelle orientali e dell’Africa, mentre il mondo occidentale è caratterizzato da maggiore diffusione dell’epatite C. Nel 2015 l’epatite virale ha provocato 135 milioni di morti. Il dato è paragonabile ai decessi causati dall’HIV, dalla tubercolosi e dalla malaria. “Con una differenza – commenta Filomena Morisco – che la mortalità legata a queste importanti malattie infettive è in calo, mentre quella dovuta alle epatiti virali è in aumento. La prevalenza delle infezioni da epatite B in Italia è molto bassa, inferiore all’1 per cento, visto che tutta la popolazione italiana fino a 38 anni è stata vaccinata. La prevalenza delle infezioni da epatite C si attesta invece intorno al 2 per cento della popolazione italiana. Al 21 gennaio 2019 erano stati trattati con i farmaci eradicanti l’infezione da HCV 167.319 pazienti – aggiunge l’esperta – quindi ne restano molti da trattare”.

Allo stato attuale, pertanto, l’epatite virale è non solo una patologia clinicamente rilevante, ma un importante problema di salute pubblica, che richiede una risposta urgente a tutto campo. La predisposizione di misure e programmi di prevenzione e la disponibilità di terapie altamente efficaci hanno reso l’eliminazione a livello globale un obiettivo realistico. E’ comunque fondamentale – sottolineano gli esperti – tenere ben presente che il progetto di eliminazione richiede un salto concettuale, spostando l’attenzione dalla cura del singolo paziente ad un approccio di sanità pubblica, che ha come obiettivo l’interruzione della trasmissione dell’infezione. Il vaccino per l’epatite B ed i farmaci per l’epatite B e C sono una realtà, ed è necessario fare in modo che possano raggiungere ed aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno. (segue)