Sulla Tav l’Ue incalza e Toninelli risponde: “Stia tranquilla”

Portavoce Commissione: Italia rischia di dover restituire fondi. Il ministro: documentazione a breve

FEB 4, 2019 -

Bruxelles, 4 feb. (askanews) – Ancora un botta e risposta sulla querelle della Tav Torino-Lione, stavolta tra l’Ue e il ministro delle Infrastrutture italiano. Un portavoce della Commissione europea ha confermato oggi a Bruxelles che, se dovesse continuare l’attuale situazione di incertezza e di stallo, l’Italia rischia di perdere i finanziamenti Ue per la Tav Torino-Lione. “L’Analisi costi-benefici sulla Tav è stata decisa da un Governo sovrano che vuole spendere al meglio i fondi pubblici. L’Ue stia tranquilla: tra pochi giorni avrà, come da accordi, tutta la documentazione”, ha replicato a stretto giro, su Twitter, il ministro Danilo Toninelli.

“La Commissione – aveva detto inoltre il portavoce, Enrico Brivio – non può escludere la possibilità di dover richiedere all’Italia di restituire i contributi europei già sborsati” per l’opera con il Fondo Cef (“Connecting Europe Facility”), “se non potranno essere spesi entro un tempo ragionevole, in linea con le scadenze contenute nell’accordo di finanziamento, e in applicazione del principio ‘use it or lose it'(‘o li usi o li perdi, ndr)”.

Per i fondi Ue assegnati alla Tav e non ancora impegnati, c’è pure il rischio che possano essere allocati ad altri progetti. Per la Torino-Lione, il Fondo Ue ha stanziato finora 813,8 milioni di euro.

Quanto all’analisi costi-benefici per l’opera, che il governo italiano ha annunciato come ormai imminente, il portavoce ha ricordato che “non è stata chiesta dalla Commissione”, anche perché un’analisi simile era già stata presentata da Italia e Francia nel 2015, e il board del Cef aveva dato “un giudizio positivo in termini di efficienza, sicurezza e impatto ambientale”.

Loc/Voz/Mau