Baby gang nel Comasco, 10 arresti e 7 in comunità

Accusati di una cinquantina di reati contro patrimonio e persona

GEN 30, 2019 -

Milano, 30 gen. (askanews) – Una cinquantina di reati, tra rapine, estorsioni, furti aggravati, ricettazioni, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, commessi tra luglio e ottobre scorso nel territorio del Comasco: è l’accusa che ha portato il gip del Tribunale per i Minorenni di Milano a disporre 17 misure cautelari nei confronti di altrettanti ragazzini – tutti di età compresa tra i 14 e i 17 anni – coinvolti nell’inchiesta “Baby gang di Como”: 5 di loro sono finiti in carcere, 7 sono stati collocati in una comunità per minori mentre per altri 5 sono scattati gli arresti domiciliari, esattamente come richiesto dalla Procura per i Minori diretta da Ciro Cascone.

I minorenni coinvolti, riferisce una nota firmata dallo stesso procuratore Cascone, facevano parte di una banda che, anche attraverso “una pericolosa escalation di condotte antisociali”, riusciva ad adescare sempre nuovi affiliati (in certi casi anche minori di 14 anni) attirati dalla prospettiva di conquistare un “prestigio sociale” e un ruolo di supremazia tra coetanei.

“Una degenerazione degli schemi di aggregazione – si legge nel comunicato della procura per i minori di Milano – tipici dell’età evolutiva, caratterizzata da un codice di appartenenza che consiste nell’assumere comportamenti antisociali, distruttivi verso le cose, deturpanti verso l’ambiente, umilianti e prevaricanti verso le persone, specialmente quelle più deboli, oppositivi ed insofferenti nei confronti dell’Autorità”.

(segue)