“Non dirti cattolico se sfrutti la gente e vai in vacanza ai Caraibi” (il Papa)

"La contro-testimonianza allontana la gente dalla Chiesa"

GEN 28, 2019 -

Città del Vaticano, 28 gen. (askanews) – Non ci si può definire cattolici se in qualche modo si sfrutta il lavoro altrui e si fa anche la bella vita. E’ il pensiero che Papa Francesco ha espresso nel corso della conferenza stampa sul volo di ritorno da Panama a Roma.

“Ci sono i cattolici ipocriti – ha detto il Pontefice -, che vanno a messa tutte le domeniche e non pagano la tredicesima, ti pagano in nero, sfruttano la gente. E poi vanno ai Caraibi a fare le vacanze, con lo sfruttamento della gente. Se fai questo dai una contro-testimonianza. Questo a mio parere è ciò che allontana di più la gente dalla Chiesa. Ai laici suggerirei: non dire che sei cattolico, se non dai testimonianza.

Piuttosto puoi dire: sono di educazione cattolica, ma sono tiepido, sono mondano, chiedo scusa, non guardatemi come un modello. Questo si deve dire”.

Rispondendo alla domanda sul motivo per il quale tanti giovani lasciano la Chiesa, il Papa, riporta Vatican News, ha spiegato che il motivo principale “è la mancanza di testimonianza dei cristiani, dei preti, dei vescovi. Non dico dei Papi, perché è troppo, ma… anche pure. Se un pastore fa l’imprenditore o l’organizzatore di un piano pastorale, se non è vicino alla gente, non dà una testimonianza di pastore. Il pastore deve essere con la gente. Il pastore deve essere davanti al gregge, per indicare il cammino. In mezzo al gregge per sentire l’odore della gente e capire che cosa sente la gente, di che cosa ha bisogno. E deve essere dietro il gregge per custodire la retroguardia. Ma se un pastore non vive con passione, la gente si sente abbandonata o prova un certo senso di disprezzo. Si sente orfana. Ho parlato dei pastori, ma ci sono anche i cristiani, i cattolici”.

Ska/Mau