Lombardia, M5s: no a ampliamento di impianto A2A di Lacchiarella

Territorio non può ospitare altri siti industriali impattanti

GEN 28, 2019 -

Milano, 28 gen. (askanews) – il M5s è contrario all’ipotesi di ampliamento dell’impianto di A2A per la gestione dei rifiuti di Lacchiarella. Lo ha scritto in una nota Nicola Di Marco, consigliere regionale pentastellato in Lombardia. “Nei vari impianti dell’impianto industriale di trattamento rifiuti A2A sito fra i Comuni di Giussago (Pv) e Lacchiarella (Mi) vengono già oggi trattate annualmente 150 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani, 38 mila tonnellate di frazione organica e di raccolta differenziata, 120 mila tonnellate di rifiuti e polveri da inertizzare: in un simile contesto è impensabile che gli Enti locali approvino un’ulteriore espansione del già enorme impianto di gestione rifiuti, motivo per cui ho depositato oggi un’interrogazione che chiede a Regione il rigetto del progetto di ampliamento” ha scritto in una nota.

“Lacchiarella – ha aggiunto il rappresentante pentastellato -è un piccolo Comune di 9.000 abitanti che non può ospitare altri impianti industriali impattanti sull’ambiente: si pensi ad esempio alle emissioni inquinanti del traffico su camion in entrata e in uscita per la movimentazione dei rifiuti, o al consumo di suolo connesso al progetto. Non si tratta di un suolo qualsiasi peraltro, perché parliamo di terreni destinati all’attività agricola e di interesse strategico”. Con l’interrogazione i pentastellati hanno chiesto anche che la Regione Lombardia, anche tramite le controllate Arpa e Ats, sollevi un vincolo ostativo che potrebbe motivare il rigetto del progetto.

“Arpa e Ats valutino l’effetto cumulo degli inquinanti previsti dal progetto rispetto anche agli inquinanti emessi dagli impianti impattanti già esistenti sia nel Comune di Lacchiarella sia in quelli limitrofi. Siamo infatti in una situazione già critica per i rischi per ambiente e salute, lo riconosce persino la società proponente A2A che argomenta che dato che il territorio è già compromesso l’ampliamento richiesto dell’insediamento industriale non potrà peggiorare più di tanto la presenza già molto impattante di inquinanti sul territorio. Questa ovviamente per noi è una logica aberrante che va ribaltata: proprio perché l’ambiente di Lacchiarella è già sotto stress non devono essere aggiunti ulteriori carichi inquinanti” ha concluso Nicola Di Marco.