Lite fa detenuti nel carcere Acireale: ferito agente penitenziario

Mano rotta e prognosi di 30 giorni

GEN 26, 2019 -

Roma, 26 gen. (askanews) – Ancora violenza in un carcere siciliano. Questa volta teatro della grave situazione è stato il carcere per minorenni di Acireale, come spiega il Segretario nazionale per la Sicilia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE Lillo Navarra: “Venerdì due detenuti maggiorenni venivano alle mani per motivi ancora da chiarire: immediato è stato l’intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria che per sedare questo litigio rabbioso tra i due reclusi, un agente nel tentativo di sedare la violenta lite si procurava la rottura di una mano con una prognosi di 30 giorni”. Il segretario generale del SAPPE Donato Capece giudica la condotta dei due detenuti “un evento irresponsabile e gravissimo. Cosa ci stanno a fare i maggiorenni nelle carceri per minori, a insegnare loro il crimine? Al poliziotto ferito va tutta la nostra vicinanza e solidarietà ma il sistema delle carceri non regge più, è farraginoso”.

“I vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e del Ministero della Giustizia – denuncia Capece -hanno smantellato le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8/10 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali. Il carcere non è terra di presunti innocenti e disgraziati. E’ anche terreno fertile di violenti, criminali e delinquenti che sfogano la loro frustrazione verso le leggi dello Stato contro le donne e gli uomini appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, che stanno in prima linea 24 ore al giorno e non solamente i pochi minuti di annunciate visite politiche, utili solo alla visibilità di chi le effettua. E verso di loro, se vogliamo che la certezza della pena non sia solamente un concetto astratto, vanno adottate efficaci misure di contrasto a comportamenti gravi e inammissibili, come le violenze di Acireale…”.