Saitta: con Parco Salute Torino non ridurremo i servizi

"Sarà polo eccellenza, non smantelleremo vecchi ospedali"

GEN 22, 2019 -

Torino, 22 gen. (askanews) – “Saranno salvaguardate tutte le eccellenze e le specificità della Città della Salute. Le sedi non saranno assolutamente vendute o dismesse. Costruire il Parco della Salute non vorrà dire smantellare o chiudere i vecchi ospedali, ma questi potranno lavorare a sistema e in sinergia tra loro. Ci sarà un polo materno infantile a misura di bambino e tutte le specialità e le eccellenze attuali”. Così l’assessore alla Sanità Antonio Saitta, intervenendo in Consiglio regionale del Piemonte.

Saitta ha detto che occorre evitare gli errori fatti in passato che hanno portato in certi casi a “strutture ospedaliere sovradimensionate” e che non “tengono conto dei cambiamenti dal punto di vista tecnologico che stanno avvenendo nelle cure”.

“Se non sono ben dimensionati gli ospedali rappresentano un costo, cioè i soldi anziché essere dedicati alla cura e ai pazienti servono per coprire degli errori. L’obiettivo del Parco della Salute è creare un nuovo polo di eccellenza alla pari dei maggiori centri internazionali, che si occupano di cura, ricerca e innovazione della salute e che attraggono investimenti e nuove energie. Parliamo di attività sanitarie complesse”, ha ribadito in Consiglio regionale Saitta.

“E’ noto che i nostri bravi professionisti operano in strutture vetuste. Oggi si spendono 50 milioni all’anno di manutenzione, parliamo di grosse cifre. Soldi che non valorizzano l’alta complessità, cioè professionisti diversi che lavorano assieme. E’ questo il futuro della medicina”, ha osservato Saitta.

“Per quanto riguarda i posti letto complessivi bisogna tenere presente che i vecchi ospedali ospiteranno attività sanitarie. Occorreranno i letti per l’alta complessità e il resto verrà distribuito tra Cto e Asl To 5. Ci sarà tempo poi di discutere come riorganizzare il servizio”, ha detto Saitta, prevedendo che “i giorni di degenza medica in futuro si ridurranno. Noi non vogliamo ridurre i servizi offerti, ma migliorare la qualità delle prestazioni”, ha assicurato.

“Tutto il percorso che porterà alla realizzazione dell’opera sarà seguito da medici e professionisti della Città della Salute, un gruppo, per evitare che ci sia il prevalere delle esigenze di qualcuno”, ha precisato l’assessore alla Sanità.

“Ci sarà una commissione della stazione appaltante fatta da professionisti della Città della Salute, che daranno attuazione alle indicazioni dello studio di fattibilità. Si avvierà un percorso per la costruzione di un progetto più adeguato agli obiettivi. Nel frattempo con il potenziamento del Cto e la realizzazione dell’ospedale Torino 5 verrà avviato il lavoro di ricollocazione e di miglior utilizzo dei posti letto”, ha spiegato Saitta. Un percorso che durerà sette/otto anni “e per allora la degenza media si ridurrà, perché è sempre capitato così”, ha precisato Saitta.

“Quel che è certo è che non vogliamo ridurre i servizi offerti, ma migliorare la qualità”, ha concluso.