Conticelli (Pd): Piemonte tagliato fuori da infrastrutture

"C'è impressione che si voglia mettere all'angolo regione"

GEN 22, 2019 -

Torino, 22 gen. (askanews) – “Il Piemonte è tagliato fuori dal sistema infrastrutturale italiano, il piano di investimenti del governo prevede di finanziare le linee della dorsale adriatica, abbandonando i cantieri già aperti e in attesa di conclusione nella nostra regione”. Lo ha detto Nadia Conticelli (Pd), presidente della commissione trasporti e infrastrutture del Consiglio regionale del Piemonte, commentando le dichiarazioni ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, e di Alessandro Di Battista sul completamento dell’autostrada Asti-Cuneo.

“C’è la sempre più chiara impressione che si voglia mettere nell’angolo il Piemonte e, nel contempo, garantire altri precisi interessi”, ha attaccato l’esponente dem.

“La conferma di questa impressione viene leggendo le dichiarazioni degli esponenti del Movimento 5 Stelle al Governo sulla gestione e il completamento delle infrastrutture piemontesi. Ieri il Ministro Di Maio annuncia di voler completare l’autostrada Asti-Cuneo, ma di non utilizzare la proroga sulla Torino Milano concessa fino al 2030 dall’Europa su richiesta del Governo precedente, affinché il concessionario investisse sull’autostrada cuneese. Quindi si garantisce a parole il completamento dell’autostrada, ma con quali soldi?”, siè domandata Conticelli.

“A rigor di logica quelli dei concessionari privati, come era già peraltro previsto. Invece Alessandro Di Battista annuncia che sarà finanziata con le risorse destinate per la Tav. Sulla concessione dell’autostrada Torino-Milano non si prevede l’accorpamento del bando di gara con quella della tangenziale di Torino che avrebbe garantito investimenti dei concessionari sulla rete tangenziale torinese. Allora questo Governo che sbandiera un fittizio braccio di ferro con i concessionari, ora, nell’ordine: affossa la linea ferroviaria Torino – Lione, in modo che le code dei tir continuino ad affollare l’autostrada, peraltro appena raddoppiata; mette soldi pubblici pubblici per completare una autostrada, che i privati avrebbero già dovuto completare e che gestiranno interamente; tiene congelati bandi per il rinnovo delle concessioni di Tangenziale Torino e Autostrada Torino Piacenza, senza neppure imporre ai concessionari un accantonamento di fondi per investimenti”, ha evidenziato Conticelli (Pd).

“Se intendano mantenere o meno la proroga fino al 2030 concesso dall’Europa al gestore della Torino-Milano, ormai svincolata dall’impegno del privato a completare la Asti Cuneo, forse ce lo annunceranno domani. Uniti i puntini del quadro, ci chiediamo chi ci guadagna da questa ben congegnata operazione complessiva? Il rischio paralisi sulle infrastrutture piemontesi sta diventando una drammatica realtà, e svela qualcosa di piú di un semplice ‘effetto collaterale'”, ha concluso.