Lavoro, Riccardi-Rosolen: protocollo per sicurezza e legalità

Documento siglato da oltre 40 soggetti pubblici e privati

GEN 18, 2019 -

Trieste, 18 gen. (askanews) – Sindacati, associazioni di categoria, Inps, Inail, Ispettorato del lavoro, Casse edili, Ufficio Scolastico Regionale e Cooperative, ma anche parti datoriali, enti bilaterali e consorzi. Sono oltre 40 i soggetti istituzionali che questa mattina hanno sottoscritto il protocollo in materia di sicurezza e legalità nei luoghi di lavoro, promosso dal vicegovernatore della Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e dall’assessore al Lavoro Alessia Rosolen.

Rosolen ha evidenziato che “il concetto di sicurezza deve essere maneggiato con cautela, responsabilità e attenzione e implica diversi livelli d’intervento. C’è l’aspetto della prevenzione, legato inevitabilmente a investimenti seri e rigorosi sulla formazione. L’altra faccia della medaglia è costituito da legalità e regolarità nei rapporti di lavoro. La presenza dell’Ufficio scolastico regionale tra i soggetti sottoscrittori non è affatto un dettaglio, ma rende l’idea di quanto radicata sia la convinzione che la cultura della sicurezza vada instillata già a scuola, per poi essere ampliata, potenziata e perfezionata nel corso degli anni”.

In merito, Riccardi ha spiegato che “l’aumento della sicurezza nei luoghi di lavoro è uno dei pilastri della rete di protezione sociale attiva nella nostra regione. Il grande impegno che ognuno di noi si deve prendere in carico per il futuro è l’assunzione di responsabilità sul proprio stato di salute. Questa, oltre a determinare le condizioni per avere una vita sana, nel caso del mondo del lavoro è un’attenzione particolarmente importante, sia verso sé stessi sia verso gli altri”.

Il vicegovernatore ha quindi chiarito che “la cultura della prevenzione si radica rendendo consapevole ognuno di noi del fatto che la salute è una ricchezza per il singolo e un patrimonio che, se condiviso, diventa ricchezza per tutta la società. Si tratta di un cambio di prospettiva che sarà in grado di produrre immediate ricadute positive anche nel mondo del lavoro, con una maggiore attenzione alla prevenzione e un diverso atteggiamento verso il reinserimento di chi ha subito una disabilità durante l’impiego oppure per altre cause. Grazie all’attenzione che in Friuli Venezia Giulia si pone a tali temi, la cultura della salute e della prevenzione possono infatti veicolare un nuovo modo di vivere la vita quotidiana”.