Fontana: “La Tav si faccia, se necessario sì al referendum”

Il governatore lombardo chiede il voto, "anche online"

GEN 15, 2019 -

Milano, 15 gen. (askanews) – “Curioso” che il Movimento 5 Stelle sia contrario al referendum sulla Tav, “visto che non fanno che parlare della volontà del popolo. Quando si parla di qualcosa che a loro non va, il referendum non va più bene?”. Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, intervistato dal Corriere della Sera, ribadisce la necessità di realizzare l’alta velocità Torino-Lione e insiste sull’opzione della consultazione dei cittadini per sbloccare i lavori. Pur di portare a termine l’opera, l’esponente del Carroccio chiede, “soltanto se non ci fossero altre strade”, il referendum. “Purché la Tav si faccia, tutto: persino una consultazione online”, ha detto al quotidiano di via Solferino.

Sulla Tav la tenuta del governo non è a rischio: “Io credo che si arriverà a una soluzione senza spingersi a quel punto di scontro”, ha aggiunto Fontana. “Normale che la Lega faccia sapere con chiarezza quello che pensa. Siamo al punto finale, si deve decidere. E noi non possiamo lasciare nessun dubbio su come la pensiamo”. Fontana non crede che il M5S stia prendendo tempo in vista delle Europee che si terranno a maggio: “Sono un pragmatico, non penso mai a bizantinismi politici. Se un’opera va fatta – ha detto – poco cambia: non credo che un elettore dei 5 Stelle li voterà o non li voterà sulla base del fatto che non abbiano ancora detto di sì”.

Secondo il governatore della Lombardia, in ogni caso, realizzare o meno un’opera come la Tav “non dovrebbe essere fatto sulla base di manifestazioni. Sono decisioni che spettano al governo e che hanno una loro gestazione, in questo caso fin troppo lunga”. Per Fontana le manifestazioni a favore dell’alta velocità che si sono susseguite in queste settimane rappresentano “un fatto più sociologico che politico. E’ il malessere di un ceto sociale che è sempre stato centrale e a cui tutte le politiche sono sempre state indirizzate”.