“I big del governo da Battisti, nessuno per Megalizzi”, scatta la polemica social

Proteste per la differenza di trattamento riservata dall'esecutivo

GEN 14, 2019 -

Roma, 14 gen. (askanews) – Ad accogliere la salma di Antonio Megalizzi, il giovane reporter rimasto ucciso un mese fa nell’attentato terroristico di Strasburgo, non c’erano i big del governo. La parata “di vip” dell’esecutivo riservata oggi a Ciampino per l’arrivo dell’ex terrorista Cesare Battisti, arrestato in Bolivia dopo 37 anni di latitanza, fa crescere sui social la polemica per la differenza di trattamento da parte del mondo della politica. Su Twitter sono tantissimi i commenti e i confronti fotografici che testimoniano il contrasto tra i due eventi. Ad aspettare il 29enne di Trento all’aeroporto c’era sì il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ma solo un esponente del governo Riccardo Fraccaro, ministro per i rapporti con il Parlamento. Mentre oggi a Ciampino erano presenti il titolare del Viminale Matteo Salvini e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

“Stupisce – scrive uno dei tanti utenti indignati – Antonio #Megalizzi, ragazzo che credeva nel suo Paese e ha pagato con la vita il suo sogno europeista, ci fosse solo il presidente #Mattarella, mentre per l’arrivo a Ciampino di #Battisti ci sono #Salvini e #Bonafede in pompa magna”. “Mattarella fu lasciato solo ad aspettare la salma di #Megalizzi – scrive un altro – il ragazzo europeista che era a Bruxelles per realizzare il suo sogno. Oggi l’avvoltoio #Salvini correrà all’aeroporto aspettando il rientro del ricercato #Battisti.

Intanto oggi a trento è stata organizzata una fiaccolata per ricordare Antonio. “La fiaccolata organizzata a Trento, con la consegna di una pianta di olivo in segno di pace e fratellanza, è la testimonianza di un messaggio forte che continueremo a tramandare” ha detto il ministro Fraccaro. “Abbiamo il dovere di ricordare e mantenere viva la memoria di Antonio per il suo esempio di cittadino dell’Italia e dell’Europa. È un impegno che le istituzioni devono assumere affinché prevalga il senso di comunità. Lo dobbiamo ad Antonio e ai suoi familiari a cui – conclude Fraccaro – rinnoviamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza”.

Int5