Touring Club Italiano: no alle trivelle nei mari italiani

Iseppi: serve un efficace piano per il clima e l'energia

GEN 11, 2019 -

Roma, 11 gen. (askanews) – Si torna in questi giorni a parlare di nuove trivellazioni nei mari italiani, con un acceso dibattito sulle autorizzazioni alle prospezioni petrolifere (in particolare nello Ionio) da parte del ministero dello Sviluppo Economico.

Il Touring Club Italiano si è sempre schierato contro le esplorazioni per la ricerca di idrocarburi. Già tre anni fa, all’epoca del via libera alle ricerche al largo delle isole Tremiti (poi non effettuate), il Touring riteneva le trivellazioni un pericoloso “ritorno al passato” per varie ragioni, in primo un pericolo per l’ambiente e, in secondo luogo, ma non meno importante, per il turismo.

Oggi più che mai, dunque, il Touring insiste sulla necessità di sviluppare una politica che riguardi le fonti rinnovabili e le tecnologie pulite. Non si può rischiare di minare l’equilibrio ambientale dei nostri mari, ipotecando uno sviluppo intelligente e sostenibile del territorio.

“All’Italia serve un efficace piano per il clima e l’energia – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – che punti alla decarbonizzazione dell’economia per un futuro più rinnovabile e libero dalle fonti fossili. Dobbiamo renderci conto che il nostro territorio, mare compreso, è un bene comune da proteggere e valorizzare per le generazioni future”.