Roma, Pelonzi(PD): Raggi esulta su Torri Eur ma resta danno

"Persi circa 2 mln di euro per la riqualificazione del Mun. XI"

GEN 11, 2019 -

Roma, 11 gen. (askanews) – “La gestione fallimentare del restauro conservativo delle Torri dell’Eur giunge all’epilogo con la sentenza del Consiglio di Stato. L’esito evidente è: persi due anni e mezzo, la Beirut capitolina è rimasta ben visibile dalla nuvola di Fuksas, sfumati circa un migliaio di posti di lavoro funzionali alla sede di Telecom Italia, persi circa 2 mln di euro per la riqualificazione del quartiere destinati al Municipio IX. Resta l’incertezza sul futuro del restauro. Ci perde la città e la sua economia, Raggi ha ben poco da esultare”. persi circa 2 mln di euro per la riqualificazione. Oggi, secondo Pelonzi “si compie quello che sembra essere un patto non scritto sul restauro conservativo avviato dalla società Alfiere e mai portato a termine. Si determinano in questo modo le condizioni per cedere ad un privato gli edifici con la prospettiva di una loro trasformazione economicamente più redditizia e si permette al tempo stesso a Telecom una uscita indolore dal progetto”. “E’ noto che i nuovi vertici di Telecom appena rinnovati nel 2016 avevano mostrato pubblicamente la volontà a rinunciare all’iniziativa – continua Pelonzi -. E’ evidente quindi che l’atto di sospensione dei lavori (determina Musumeci del 29 luglio 2016) che oggi il Consiglio di Stato ha ritenuto nullo, costituiva una possibile di uscita di emergenza per chi si mostrava riluttante a portare a compimento il progetto. Il 30 settembre 2016 era infatti il termine ultimo per l’autorizzazione ad eseguire i lavori e per i soci della società Alfiere, per uscire dall’accordo che avrebbe portato la sede italiana di Telecom a Roma senza pagare penali”.(Segue)