Roma, in Aula delibera Celli uso ‘acqua del Sindaco’ in Comune

Fontane e beverini negli uffici allacciati all'acquedotto

GEN 11, 2019 -

Roma, 11 gen. (askanews) – Installare fontane e beverini negli uffici e gli spazi del Comune, ove possibile, allacciati all’acquedotto romano, per ridurre il consumo di plastica “ma soprattutto valorizzare la risorsa idrica dell’acqua pubblica della Capitale, che è sana, buona e disponiblie”. La proposta di delibera n. 153/2018, a firma della consigliera della lista civica Roma Torna Roma Svetlana Celli che arriva oggi all’Odg dell’Assemblea capitolina lancia, in questa direzione, il progetto “Acqua del Sindaco” per la riduzione del consumo di acqua in bottiglia all’interno degli Uffici di Roma Capitale. La delibera ricorda che nelle Linee programmatiche 2016-2021 della sindaca Raggi “al punto 4.2 viene individuato l’obiettivo di “ridurre la produzione di rifiuti da imballaggio con la diffusione dei prodotti alla spina, del vuoto a rendere e dell’utilizzo dell’acqua del rubinetto” attraverso accordi per l’utilizzo dell’acqua pubblica in mense/scuole/uffici pubblici”. Oggi però, spiega celli “attualmente negli Uffici Capitolini l’unica possibilità di rifornirsi di acqua potabile è data dai rubinetti dei lavabi presenti all’interno dei servizi igienici, non esistono infatti, se non in rari casi, beverini per il consumo libero di acqua potabile o rubinetti dedicati al riempimento di bottiglie o borracce ad uso personale”. La delibera chiede ai Dipartimenti capitolini di dettagliare il progetto per installare “macchinari per l’erogazione, alla spina, di acqua potabile proveniente dall’acquedotto cittadino, opportunamente, microfiltrata, igienizzata e/o refrigerata e/o gasata, a somministrazione libera e gratuita ovvero a pagamento di un importo al litro commisurato alla gestione del servizio”. “Si eviterebbero così – spiega Celli – oltre all’impatto della plastiche, anche i trasporti e gli scarichi negli uffici degli approvvigionamenti dei distributori e chioschi”. Il M5S ha all’esame delle commissioni un progetto concorrente “Plastic free”, che chiede l’adesione del Comune all’azione europea “Plastic free” rilanciata in Italia dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “Però il punto non è solo quello di ridurre la plastica ma di dare priorità all’acqua pubblica”, sottolinea Celli