Gli ex consiglieri lombardi protestano per il taglio vitalizi

Il M5S: "Sono senza vergogna, si sentono al di sopra degli altri"

GEN 10, 2019 -

Milano, 10 gen. (askanews) – Gli ex consiglieri di Regione Lombardia protestano con i colleghi attualmente in carica per aver approvato a dicembre una norma che taglia i loro vitalizi. L’associazione che riunisce i politici regionali ormai fuori dai giochi ha inviato una lettera ai colleghi più giovani per chiedere un confronto sulla norma che equipara l’assegno dei vitalizi a una normale pensione, con tanto di ricalcolo contributivo del totale mensile. Secondo l’associazione, il testo sarebbe stato approvato “in modo estremamente veloce”, più da “carbonari” che da “legislatori”, e vogliono individuare “una soluzione o una formulazione migliorativa” per tutti.

A rendere noto il contenuto della lettera è il gruppo al Pirellone del Movimento 5 Stelle che del taglio dei vitalizi ha fatto la sua bandiera. Dario Violi, consigliere del M5S Lombardia, ha invitato gli ex a “tacere, sono senza vergogna. Non tolleriamo che si venga a piangere miseria per il taglio di un privilegio scandaloso”, ha spiegato. “Evidentemente si sentono al di sopra dei cittadini italiani che versano i contributi per raggiungere la quota pensionistica e percepiscono quanto dovuto”, ha aggiunto il politico pentastellato.

Secondo le cifre di Violi, in Lombardia grazie al solo ricalcolo contributivo degli assegni si riescono a risparmiare “3 milioni e mezzo di euro”, ma questo non basta: “I vitalizi devono essere aboliti, i soldi pubblici non devono finire nelle tasche dei privilegiati”, ha chiosato Violi. La battaglia si preannuncia però dura perché gli ex, si legge nella missiva, “avendo rinunciato a suo tempo a professioni e attività per l’incarico di consigliere, si trovano ormai vecchi e impossibilitati a far fronte a drastiche riduzioni del trattamento economico”.