Calabria, Oliverio nei guai: “Accuse infamanti, sciopero della fame”

Obbligo di dimora. "Chiedo chiarezza! Lotterò con tutte le mie energie"

DIC 17, 2018 -

Roma, 17 dic. (askanews) – E’ nei guai il governatore della Calabria, Mario Oliverio, per il quale il gip di Catanzaro ha disposto l’obbligo di dimora con l’accusa di abuso d’ufficio aggravato dal metodo mafioso in merito alla gestione di alcuni appalti pubblici della regione, e reagisce così: “Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame. La mia vita e il mio impegno politico e istituzionale sono stati sempre improntati al massimo di trasparenza, di concreta lotta alla criminalità, di onestà e rispettosa gestione della cosa pubblica. I polveroni sono il vero regalo alla mafia”. Il presidente della regione lo ha scritto su Facebook.

“Tra l’altro l’opera oggetto della indagine – ha spiegato ancora il governatore – non è stata appaltata nel corso della mia responsabilità alla guida della Regione. Quanto si sta verificando è assurdo. Non posso accettare in nessun modo che si infanghi la mia persona e la mia condotta di pubblico amministratore. Sarebbe come accettare di aver tradito la fiducia dei cittadini. Chiedo chiarezza! Lotterò con tutte le mie energie perché si affermi la verità”, ha concluso Oliverio.

Sav/Mau