Lombardia, Rizzoli: 102 mln per formare disoccupati aderenti a Dul

"Rafforzata la sua complementarietà con le misure nazionali"

DIC 12, 2018 -

Milano, 12 dic. (askanews) – Con uno stanziamento di 102 milioni di euro, la Giunta regionale della Lombardia ha deliberato l’avvio della terza fase della Dote Unica Lavoro (Dul), la misura regionale che accompagna le persone nella ricerca attiva di un lavoro, con servizi personalizzati e proporzionati sulla base dei singoli fabbisogni formativi e professionali. Erogata da operatori accreditati regionali sia pubblici che privati, che vengono scelti liberamente dai destinatari, la Dote si presenta come strumento universale di sostegno alle persone. Possono beneficiarne i disoccupati, sia percettori sia non percettori di indennità di disoccupazione e tutti i lavoratori coinvolti in cassa integrazione che necessitano di un reinserimento o di una riqualificazione.

“In continuità con la precedente fase – ha commentato in una nota l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Melania De Nichilo Rizzoli – la nuova Dote Unica Lavoro rafforza la sua complementarietà con le misure nazionali, così da garantire una più efficace distribuzione degli interventi e delle risorse pubbliche con cui vengono finanziati”. Per evitare duplicazioni e garantire assistenza alla più ampia platea di beneficiari l’accesso alla politica regionale viene infatti modulato sulla base delle analoghe misure attivate a livello nazionale. “Va in dissolvenza rispetto a misure che coprono determinate platee, come nel caso della Garanzia Giovani, e va in integrazione nel caso di misure che si rivolgono a determinati target, come nel caso dell’Assegno di ricollocazione circoscritto ai percettori di Nspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) da oltre 4 mesi” ha aggiunto.

È stata anche confermata la consolidata modalità dei panieri personalizzati di servizi, a seconda di quanto le persone siano distanti dal mercato del lavoro. Il valore del paniere dei servizi viene determinato tramite un rinnovato modello di profilazione (‘profiling’) che tiene conto del genere, dell’età e della carriera lavorativa del singolo disoccupato. Le fasce di aiuto del nuovo sistema di profilazione sono 4 e prevedono un intervento concentrato sulle persone con maggiore bisogno di accompagnamento. Ciascun disoccupato avrà la possibilità di fruire di panieri diversificati di servizi di orientamento, formazione e inserimento lavorativo, definiti in base all’effettivo fabbisogno: il valore della dote varia in relazione alla difficoltà della persona, fino a un massimo di 4.500 euro per la fascia di maggiore intensità di aiuto.