Milano, De Corato: videosorveglianza e recinzione a Rogoredo

Per risolvere definitivamente il problema

DIC 11, 2018 -

Milano, 11 dic. (askanews) – “Se si vuole risolvere definitivamente il problema dello spaccio e del degrado all’interno del boschetto di Rogoredo, l’unica strada da percorrere è quella dell’installazione di telecamere di videosorveglianza”. Lo ha scritto in una nota l’assessore regionale lombardo alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale Riccardo De Corato. “In passato – ha proseguito l’assessore – il problema legato allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti all’interno di parchi e aree verdi era stato risolto recintando, ove possibile, e videosorvegliando tutta l’area, anche attraverso torrette di controllo posizionate all’interno della stessa”.

“Il parco delle Cave – ha continuato – il più grande parco urbano d’Italia con circa 135 ettari, venendo a un esempio concreto, è stato tolto dalle mani di spacciatori e tossicodipendenti grazie all’installazione del sistema di videosorveglianza e di una torretta con monitor di controllo. Così come per i parchi Sempione, delle Basiliche e Alessandrini dispongono di recinzione e videosorveglianza”.

“Per affrontare seriamente la problematica di Rogoredo – ha affermato l’assessore regionale – come è stato fatto nei casi appena citati, l’unica strada da seguire è recintare e videosorvegliare l’area. E non credo ci siano grandi difficoltà logistiche, trattandosi di soli 43 ettari. Continuando con questi blitz, infatti, si rischia solo di perdere credibilità di fronte ai residenti”.

“La Regione Lombardia – ha concluso De Corato – attende la sottoscrizione del Patto sulla sicurezza con il Ministero dell’Interno: l’obiettivo è che in questo documento venga previsto anche il posizionamento di telecamere all’interno del boschetto di Rogoredo”.