Papa: Gesù non faceva come leader che si attaccano troppo a gente

Era accalamato ma non non interessato a "successo plebiscitario"

DIC 5, 2018 -

Città del Vaticano, 5 dic. (askanews) – “E’ un pericolo dei leader attaccarsi troppo alla gente e non prendere distanza”: lo ha detto Papa Francesco che introducendo un ciclo di catechesi dedicata al “Padre nostro”, all’udienza generale in aula Nervi, ha sottolineato come pur essendo acclamato dalle folle Gesù, al contrario, non era interessato al “successo plebiscitario” ma metteva al centro della propria attenzione la relazione con Dio nella preghiera.

“La giornata inaugurale di Gesù a Cafarnao si era conclusa in maniera trionfale”, ha ricordato Francesco. “Calato il sole, moltitudini di ammalati giungono alla porta dove Gesù dimora: il Messia predica e guarisce. Si realizzano le antiche profezie e le attese di tanta gente che soffre: Gesù è il Dio vicino, il Dio che libera. Ma quella folla è ancora piccola se paragonata a tante altre folle che si raccoglieranno attorno al profeta di Nazareth; in certi momenti si tratta di assemblee oceaniche, e Gesù è al centro di tutto, l’atteso dalle genti, l’esito della speranza di Israele. Eppure Lui si svincola; non finisce ostaggio delle attese di chi ormai lo ha eletto come leader. Fin dalla prima notte di Cafarnao, dimostra di essere un Messia originale. E’ un pericolo dei leader – ha notato il Papa – attaccarsi troppo alla gente e non prendere distanza. Nell’ultima parte della notte, quando ormai l’alba si annuncia, i discepoli lo cercano ancora, ma non riescono a trovarlo. Finché Pietro finalmente lo rintraccia in un luogo isolato, completamente assorto in preghiera. Gli dice: ‘Tutti ti cercano!’. L’esclamazione sembra essere la clausola apposta ad un successo plebiscitario, la prova della buona riuscita di una missione. Ma Gesù dice ai suoi che deve andare altrove; che non è la gente a cercare lui, ma è anzitutto lui a cercare gli altri. Per cui non deve mettere radici, ma rimanere continuamente pellegrino sulle strade di Galilea. E anche pellegrino verso il Padre, cioè pregando. In cammino di preghiera: Gesù prega. Tutto accade in una notte di preghiera. In qualche pagina della Scrittura sembra essere anzitutto la preghiera di Gesù, la sua intimità con il Padre, a governare tutto”.