“L’autocisterna è diventata una bomba” (il questore di Rieti)

Inferno sulla Salaria, due morti (tra cui un vigile del fuoco) e diciassette feriti

DIC 5, 2018 -

Roma, 5 dic. (askanews) – Catastrofica esplosione sulla Salaria, nel Reatino. Perché quell’autocisterna “si è trasformata in una bomba”: lo ha detto ad Askanews il questore di Rieti, Antonio Mannoni, che è andato di persona sul luogo dove è avvenuta la deflagrazione, nell’area di un distributore Ip al chilometro 39 della Salaria, Borgo Quinzio, vicino Fara Sabina. “E’ stato un un inferno, ma i soccorsi sono stati immediati”, ha sottolineato il questore.

La dinamica esatta sarà ricostruita dai vigili del fuoco che dopo le operazioni di bonifica condurranno i rilievi, ma secondo la prima ricostruzione – spiega il questore – “una cisterna, intorno alle 15.30, stava trasferendo gpl al distributore e qualche cosa durante l’operazione non è riuscita, si è sviluppato un incendio.

I vigili del fuoco sono subito intervenuti e hanno cercato di spegnere le fiamme e impedire che la situazione degenerasse ma all’improvviso c’è stata un’esplosione fortissima, la cisterna è stata sbalzata dalla parte opposta della carreggiata a 100 metri di distanza. Proiettata come se fosse un missile, e ha investito il mezzo dei vigili del fuoco e le persone che erano presenti. Si è trasformata in una bomba”. In poche parole “un inferno”.

“I vigili del fuoco condurranno tutti i rilievi per capire cosa è successo – spiega il questore – noi li assisteremo. Terminata la messa in sicurezza e la bonifica dell’area, inizieranno i rilievi. La Salaria quindi rimarrà bloccata per tutta la notte, e per la circolazione sono stati predisposti con la stradale percorsi alternativi. Si lavora affinché possa essere ripristinata già domani la viabilità”.

Il questore sottolinea che in quell’inferno però “i soccorsi sono stati immediati, tutte le forze sono state spese, i feriti sono stati subito assistiti e portati, elicotteri e autoambulanze, negli ospedali della zona e a Roma”.

Il questore poi esprime il suo personale “cordoglio per le vittime e vicinanza alle famiglie”. Due persone sono morte, mentre 17, di cui tre gravemente, sono ferite. Ancora da identificare un deceduto, mentre l’altro era un vigile del fuoco, Stefano Colasanti. Non era nella squadra dei soccorsi, stava portando un mezzo a revisionare, ma quando ha visto l’incendio si è fermato per aiutare ed è stato investito dall’esplosione.

Il fratello, agente di polizia, aveva accompagnato in auto proprio il questore sul luogo dell’incidente, e così, quando è arrivato, ha scoperto che tra i morti c’era proprio suo fratello.

Sul posto sono arrivati anche i magistrati. Saranno decisivi i rilievi per comprendere che cosa è accaduto e delineare l’ipotesi di indagine, per quella che è stata una tragedia, ma che poteva trasformarsi in una strage.

Gtu/Mau