“Cannabis light” con troppo THC, sequestri in varie regioni

Operazione della GdF in 48 negozi

DIC 5, 2018 -

Roma, 5 dic. (askanews) – Con un’operazione chiamata “Affari in fumo” la Guardia di Finanza ha eseguito perquisizioni e sequestri nei confronti di 48 esercizi di “cannabis light” in diverse regioni (Puglia, Campania, Calabria, Lazio e Lombardia): gli inquirenti – coordinati dalla Procura di Taranto – ipotizzano che facciano parte di una rete commerciale di “cannabis light” con una percentuale di THC (il principale principio attivo della cannabis) superiore al limite di 0,5% previsto dalla legge.

La legge 242/2016 ha come finalità la promozione della filiera della coltivazione di alcune varietà di canapa da destinare prevalentemente all’uso agroalimentare, al florovivaismo ed alla produzione di fibre tessili. E’ vietata dalla legge la commercializzazione dei prodotti contenenti THC. La presenza del principio attivo per usi connessi all’inalazione ed ingerimento comporta una violazione della normativa sugli stupefacenti in quanto nociva alla salute dell’uomo. Orientamento è stato confermato dal Consiglio Superiore della Sanità e da una recente circolare del Ministro dell’Interno.

Lo scorso ottobre, a Taranto la Guardia di Finanza aveva già effettuato un sequestro preventivo di circa 9 kg della sostanza presso un distributore automatico “H24” nelle vicinanze di due scuole del capoluogo.(Segue)