Milano, corteo contro Salvini: “Mai più lager” per migranti

Migliaia in piazza per difendere il Centro accoglienza Corelli

DIC 1, 2018 -

Milano, 1 dic. (askanews) – Alcune migliaia di persone sono scese in piazza a Milano per protestare contro la decisione del ministero dell’Interno di chiudere il centro di accoglienza per richiedenti asilo di via Corelli, che nella visione di Salvini deve invece trasformarsi in un centro per il rimpatrio. Una distinzione semantica, quella tra la parola “accoglienza” e la parola “rimpatrio” che è la metafora di un Paese che, su uno dei temi chiave del nostro tempo, si trova su sponde opposte e lontanissime.

A manifestare, in un corteo partito da piazza Piola, anarchici e centri sociali, ma anche associazioni cattoliche che si occupano di migrazioni, sotto lo slogan “Mai più lager”.

E sulla pagina Web del centro sociale Cantiere si possono leggere alcune dichiarazioni di principio relative ai motivi della manifestazione e dell’impegno verso i migranti: “Ad accusarci di ‘buonismo’ – si legge – sarà solo chi è così cieco da non avere ancora compreso che gli stranieri nel nostro Paese sono solo le cavie dell’ultimo stadio dell’esperimento di successo, avviato negli anni ’90, di marginalizzazione delle minoranze e delle diversità, di sfruttamento delle categorie più deboli, ma anche di progressiva precarizzazione dei diritti civili, sociali e politici, che interessano tutte e tutti. Mentre l’istigazione all’odio dello straniero (ormai… istituzionalizzata) è solo l’arma di distrazione di massa per mimetizzare questo processo trasversale, oltre ad essere il fondamento di una irresponsabile strategia elettorale, allo stato – anzi, allo Stato – purtroppo vincente”.