Cinque anni dopo tragedia Teresa Moda, in Toscana lavoro più sicuro

Morirono sette persone

DIC 1, 2018 -

Roma, 1 dic. (askanews) – C’è un dato che, se analizzato bene nel dettaglio, racconta più di altri i risultati raggiunti. Cinque anni dopo le irregolarità sono diminuite; ma soprattutto, anche se rimangono (e numericamente non possono essere sottovalutate), quelle irregolarità si sono fatte meno gravi. Accade cinque anni dopo la tragedia della Teresa Moda, che il 1 dicembre 2013 – era una domenica – a Prato costò la vita a cinque uomini e due donne di origine cinese, operai che vivevano in loculi di cartone e cartongesso sopra le macchine da cucire e lì mangiavano, in cucine improvvisate. E’ il segnale che qualcosa è cambiato: quattro anni dopo l’avvio di controlli straordinari nelle aziende per verificare la sicurezza nei luoghi di lavoro, resi possibili grazie al progetto speciale promosso dalla Regione Toscana e con l’assunzione di settanta tecnici appositamente formati.

Ma molte irregolarità, raccontano proprio i responsabili della Asl a cui sono affidate le ispezioni , sono oggi più lievi e più che altro di tipo amministrativo. I dormitori abusivi si sono fatti più rari. Gli impianti elettrici rilevano mancanze di minor entità rispetto a quanto accadeva in precedenza. Le notizie di reato stesse sono diminuite e sono aumentate anche le aziende pienamente in regola. Un cambiamento insomma si vede; e a Prato, dove la situazione nelle aziende a guida orientale era più grave, è stato ancora maggiore. In meglio.

I dormitori abusivi si sono ridotti di un terzo, dall’11,7 al 7,6 per cento (e considerando anche quelli nelle abitazioni). A Prato sono passati dal 17,9 al 9,4 per cento, quasi dimezzati. Gli impianti elettrici non a norma sono diminuiti dal 18,1 al 5,4 per cento (dal 27,4 al 6,9 a Prato). Le notizie di reato, per le violazioni più gravi, sono scese dal 54,8 al 34,8 per cento (e nel pratese dal 69,4 al 43,8 per cento).

Cambiamenti. Anzi, un doppio cambiamento: negli scenari e nell’atteggiamento degli imprenditori. E “CambiaMenti” (con un gioco grafico ad unire e dividere due parole) non a caso è il titolo scelto per l’iniziativa che si è svolta in palazzo comunale stamani a Prato, nel giorno dell’anniversario degli operai morti alla Teresa Moda. Un incontro pubblico, coordinato dal Comune e presieduto dal vicesindaco Simone Faggi, a cui hanno partecipato il presidente della Toscana Enrico Rossi, il console generale della Repubblica popolare cinese Wang Fuguo, il presidente della Camera di Commercio Luca Giusti, il procuratore capo presso il tribunale Giuseppe Nicolosi, il direttore del dipartimento prevenzione Asl Toscana Centro Renzo Berti, le categorie economiche e i cinesi.(Segue)