Appalti pubblici pilotati e corruzione nel Trapanese, 4 arresti

Soldi e regalie per ottenere la concessione di lavori

NOV 27, 2018 -

Palermo, 27 nov. (askanews) – Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri di Alcamo, in provincia di Trapani, con l’accusa, a vario titolo, di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso materiale ed ideologico commesso da pubblici ufficiali in atti pubblici e violazioni alla normativa in materia di appalti pubblici.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Trapani, riguardano in totale 30 persone indagate nell’ambito di due distinti procedimenti penali tra loro collegati, e hanno permesso di portare alla luce un sistema criminale finalizzato a condizionare la concessione d’appalti pubblici.

Una indagine ha individuato come fulcro del sistema criminale la figura dell’Ingegnere Capo del Genio Civile di Trapani, il quale, attraverso lo studio tecnico formalmente intestato al figlio, curava in prima persona numerose pratiche destinate ad essere trattate per competenza dal suo ufficio, assicurando un trattamento di favore ai suoi “clienti” privilegiati, con la complicità di alcuni dipendenti dello stesso ufficio nonché di liberi professionisti.

Il sistema clientelare creato ha comportato che molte delle pratiche dirette all’ufficio del Genio Civile della Provincia di Trapani passassero dallo studio tecnico del figlio dell’Ingegnere Capo, grazie all’opera di un compiacente gruppo di ingegneri, architetti e geometri interessati a favorire i loro clienti e loro stessi.

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