Reddito solidarietà. in Emilia-Romagna già erogato a 10.500 famiglie

Attivati numerosi percorsi di inclusione socio-lavorativa

NOV 21, 2018 -

Roma, 21 nov. (askanews) – In Emilia-Romagna cresce ancora il Reddito di solidarietà, il sostegno mensile concesso a persone e famiglie in gravi difficoltà economiche che accettano di entrare in un percorso di reinserimento sociale e lavorativo. Voluto dalla Regione Emilia-Romagna, salgono infatti a 10.546 i nuclei familiari, per oltre 25mila persone, a cui è stato erogato in poco più di un anno, da settembre 2017 – quando la misura fu avviata -a novembre 2018. Rispetto a maggio scorso, data dell’ultima rilevazione, sono aumentati di oltre il 30% i nuclei familiari beneficiari, che allora erano arrivati a 8mila.

Istituito nel novembre 2016 con legge regionale, il Res dal luglio scorso integra l’analoga misura nazionale del Rei (Reddito di inclusione): il nuovo Res viene quindi erogato insieme al Rei, aumentando l’importo della cifra ottenuta da chi ha più bisogno. Il contributo economico mensile può raggiungere i 300 euro nel caso di una persona sola e sfiorare i 900 euro se destinato a una famiglia formata da cinque o più componenti. Lo si può avere per una durata massina di 18 mesi (rispetto ai 12 iniziali), purché si sia residenti in maniera continuativa in Emilia-Romagna da almeno 24 mesi e possedere i requisiti per l’accesso al Rei, fra cui un Isee annuo non superiore ai 6mila euro (soglia prima fissata a 3mila euro).

Al Res viene associato un programma di attivazione e reinserimento sociale e lavorativo che, se non viene rispettato dai beneficiari, comporta il decadimento del Reddito di solidarietà, che cessa di essere corrisposto. Per il Res, la Giunta regionale ha stanziato quasi 70 milioni di euro per il biennio 2018-2019.(Segue)