Papa: i dieci comandamenti non chiedono obbedienza letterale

Ma portano uomo a sua verità e povertà che diventa apertura a Dio

NOV 21, 2018 -

Città del Vaticano, 21 nov. (askanews) – “Il compito della Legge biblica non è quello di illudere l’uomo che un’obbedienza letterale lo porti a una salvezza artefatta e peraltro irraggiungibile”. Così il Papa torna sui dieci comandamenti nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro.

“E’ vano pensare di poter correggere sé stessi senza il dono dello Spirito Santo. E’ vano pensare di purificare il nostro cuore in uno sforzo titanico della nostra sola volontà: questo non è possibile. Bisogna aprirsi alla relazione con Dio, nella verità e nella libertà: solo così le nostre fatiche possono portare frutto: perché c’è lo Spirito Santo che ci porta avanti”, ha sottolineato Jorge Mario Bergoglio.

“Il compito della Legge è portare l’uomo alla sua verità, ossia alla sua povertà, che diventa apertura autentica e personale alla misericordia di Dio, che ci trasforma e ci rinnova”, ha detto Francesco. “Dio è l’unico capace di rinnovare il nostro cuore, a patto che noi apriamo il cuore a lui: lui fa tutto, ma apriamo il cuore”.