Sgomberate a Roma 8 villette abusive. Raggi: un segnale al clan Casamonica

Saranno demolite

NOV 20, 2018 -

Roma, 20 nov. (askanews) – “Possiamo finalmente portare a termine un’operazione per il ripristino della legalità. Lo Stato si è assentato da alcune zone della capitale. Oggi riaffermiamo il primato delle istituzioni, sempre al fianco dei cittadini onesti che hanno il diritto e il dovere di sentire le istituzioni, la polizia locale, le forze dell’ordine vicine. E noi siamo qui per questo”. Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, nel corso un maxi-operazione per lo sgombero e l’abbattimento di otto villette abusive nella periferia est di della capitale.

“Quella di oggi è una giornata storica per la città di Roma e per i romani – aveva già scritto Raggi in un lungo post su Facebook. Mettiamo fine a anni di illegalità e inviamo un segnale forte alla criminalità e al clan Casamonica, sgomberando e abbattendo otto villette abusive nella periferia est di Roma”. “L’amministrazione si è impegnata come mai è successo nella sua storia recente: da oltre 10 mesi abbiamo pianificato questa operazione che vede l’impegno di ben 600 uomini della Polizia Locale. Ho voluto partecipare alle operazioni di sgombero e abbattimento per manifestare la presenza delle Istituzioni al fianco dei cittadini nella lotta all’illegalità e alla criminalità. Noi non abbassiamo lo sguardo”.

Si tratta dell’operazione più imponente contro la criminalità” mai realizzata dai caschi bianchi di Roma – prosegue la sindaca -. Quelle villette erano da 30 anni lì, realizzate in palese violazione di regolamenti edilizi, vincoli paesaggistici, ferroviari ed archeologici”. “Alcune case avevano persino inglobato interi tratti dello storico acquedotto felice. Sono state utilizzati 20 mezzi per gli abbattimenti. Quelle villette erano diventate il simbolo dell’illegalità e dell’impotenza di fronte alla malavita. Abbiamo cancellato soprattutto questo. Le Istituzioni ci sono e non abbassano lo sguardo”.

“È stata un’operazione complessa, partita molti mesi fa che ha permesso di concludere procedimenti sospesi e abbandonati in un cassetto. Voglio ringraziare il VII Municipio per il coraggio e la costanza di questi mesi; i tecnici del Comune; gli agenti della Polizia Locale e il comandate Antonio Di Maggio; il personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Soprintendenza di Stato; i fabbri; gli operai; Atac; i tecnici di Acea, Enel e Italgas; la Sala Operativa Sociale di Roma Capitale, la Protezione Civile capitolina, le ditte che si occupano delle demolizioni; e in particolare tutti quei cittadini che con le loro denunce non si sono arresi mai” conclude Raggi.

Int9