“Padre” e “madre” su carte identità, Anci dà parere negativo

"L'uso di genitore su moduli non sminuisca il ruolo di nessuno"

NOV 16, 2018 -

Roma, 16 nov. (askanews) – In conferenza Stato – Città, l’Anci ha dato parere negativo al decreto del ministero dell’Interno che modifica le modalità di richiesta della carta d’identità per i minori. Sul modulo, infatti, si prevede la sostituzione delle parole “genitore” con le parole “padre e madre”.

“Credo che l’uso del termine genitore su alcuni moduli non sminuisca il ruolo di nessuno – ha spiegato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro -. Usare una terminologia più ampia non implica il divieto di adoperarne una più specifica come padre o madre ma fa sì che qualsiasi tipo di famiglia, monogenitoriale o creatasi con un secondo matrimonio, non si senta discriminata e non viva situazioni di disagio nel compilare un modulo burocratico. Sono i bambini a non dover essere discriminati. La parola “genitore” serve a evitare di escludere a priori le nuove famiglie che pure ci sono già nella società italiana”.

L’Anci aveva chiesto al governo un rinvio perché aveva ricevuto il testo del decreto solo poche ore prima della Conferenza. Ma il governo non l’ha concesso.