Cei: immigrato capro espiatorio, non soffiare su fuoco paura

Bassetti denuncia il "linguaggio imbarbarito e arrogante"

NOV 12, 2018 -

Città del Vaticano, 12 nov. (askanews) – “In un Paese sospeso come il nostro, caratterizzato dalla mancanza di investimenti e di politiche di ampio respiro, gli effetti della crisi economica continuano a farsi sentire in maniera pesante, aumentando l’incertezza e la precarietà, l’infelicità e il rancore sociale”. Lo ha detto il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, in introduzione dell’assemblea generale dei vescovi italiani. “Al posto della moderazione si fa strada la polarizzazione, l’idea che si è arrivati a un punto in cui tutti debbano schierarsi per l’uno o per l’altro, comunque contro qualcuno. Ne è segno un linguaggio imbarbarito e arrogante, che non tiene conto delle conseguenze che le parole possono avere. Stiamo attenti a non soffiare sul fuoco delle divisioni e delle paure collettive – ha detto l’arcivescovo di Perugia – che trovano nel migrante il capro espiatorio e nella chiusura un’improbabile quanto ingiusta scorciatoia. La risposta a quanto stiamo vivendo passa dalla promozione della dignità di ogni persona, dal rispetto delle leggi esistenti, da un indispensabile recupero degli spazi della solidarietà”.