Abruzzo, 15 milioni con i due nuovi avvisi del microcredito

Regione e Abruzzo Sviluppo insieme, martedì la pubblicazione

NOV 9, 2018 -

Pescara, 9 nov. (askanews) – Saranno pubblicati martedì 13 novembre i due nuovi avvisi sul microcredito, in regione Abruzzo, che prevedono una dotazione finanziaria complessiva di 15 milioni di euro. Le misure sono state presentate oggi a Pescara dal presidente vicario della giunta regionale, dell’Abruzzo Giovanni Lolli, dal presidente di Abruzzo Sviluppo, Manuel Di Monte e dal direttore del Dipartimento Sviluppo economico della Regione, Piergiorgio Tittarelli. Le somme rappresentano l’ammontare di quanto già restituito dai beneficiari della precedente operazione di microcredito gestita da Abruzzo Sviluppo, che ha visto assegnare risorse per 47 milioni di euro a 3360 aziende. Il primo avviso, che ha una dotazione di 6 milioni di euro, è rivolto a microimprese (cooperative, società di persone e ditte individuali costituite e già attive), lavoratori autonomi e liberi professionisti, che abbiano già usufruito delle misure del microcredito e siano in regola con gli adempimenti previsti dalle stesse. Lo scopo è rafforzare la posizione sul mercato di riferimento di soggetti che hanno difficoltà di accesso al credito bancario ordinario. E’ previsto un finanziamento agevolato tra 20 e 50mila euro, da restituire in 68 mesi al tasso dell’1 per cento. Una quota pari al 25 per cento può essere concessa a fondo perduto, a patto che sia riservata all’assunzione o stabilizzazione di una unità di personale. Le spese ammissibili riguardano le spese di funzionamento e gestione, le consulenza specialistiche, gli investimenti, le opere murarie per adeguamento e messa e norma, il costo del personale imputato al progetto. Il secondo avviso, invece, prevede due distinte linee di azione, per ognuna delle quali è stanziato un plafond di 4 milioni e mezzo di euro. Per le imprese non ancora costituite, i finanziamenti coprono il 100 per cento delle spese di progetto e vanno da un minimo di 5mila euro per le persone fisiche a un massimo di 25mila euro per le persone giuridiche. Per quelle già operanti, invece, il massimale sale a 30mila euro e le somme possono essere impiegate non solo per gli investimenti, ma anche per contrastare la scarsa liquidità e ripristinare l’equilibrio finanziario.

(segue)