Veneto: Forcolin incontra amministratori CM Agno-Chiampo

Confronto oggi a Valdagno (Vicenza)

NOV 8, 2018 -

Venezia, 8 nov. (askanews) – Mattinata di confronto oggi a Valdagno (Vicenza) tra il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin e i sindaci e gli amministratori dei comuni facenti parte della Comunità Montana Agno-Chiampo per affrontare una serie di tematiche in materia di enti locali, su cui la Regione si sta adoperando, e in particolar modo sul disegno di legge già approvato in Giunta e trasmesso ora al Consiglio regionale. “Il testo proposto – ha fatto presente Forcolin – introduce importanti innovazioni per le comunità montane, trasformate in unioni montane, prevedendo il mantenimento di quelle unioni che funzionano ed hanno una loro efficacia. Non è più tempo di mantenere organi e strumenti che non hanno ragion d’essere. Conseguentemente il provvedimento, per una Comunità montana come quella di Agno-Chiampo, specifica che, trascorsi 90 giorni dall’adozione del ddl stesso in consiglio, qualora non avvenisse la trasformazione in Unione Montana secondo le indicazioni della Giunta regionale ossia facendo partire le funzioni opportune, è previsto lo scioglimento con decisione del presidente della giunta regionale”. “Ciò vuol dire – ha aggiunto – che siamo andati a capire qual è il termometro della situazione per quanto riguarda tutti questi territori montani. Abbiamo messo una precisa dead line e se a gennaio adottiamo questo tipo di provvedimento i 90 giorni scadono ad aprile. Occorre quindi avere un cronoprogramma e dire che cosa si vuol fare”. Il vicepresidente ha sottolineato che si è voluto dare in questo modo un messaggio di stimolo e di positiva provocazione, senza nessun intento coercitivo perché il senso non è questo bensì quello di rendere operativi gli strumenti e soprattutto spendere bene le risorse messe a disposizione delle comunità montane. “Non possiamo più permetterci di finanziare dei carrozzoni che non funzionano”, ha ribadito Forcolin. Da parte loro i sindaci presenti hanno espresso sia le loro perplessità, sia le loro posizioni che si sono comunque dimostrate in linea con quanto proposto della Regione di cui è stata apprezzata l’azione. Al termine del confronto è stato concordato con i sindaci un termine di 40 giorni di tempo per dar modo di riunirsi ed esprimere le loro valutazioni sulle prospettive future, al fine di rendere operativa l’unione montana già dalla prossima primavera. L’accordo è di ritrovarsi dopo le festività natalizie, in vista dell’adozione in Consiglio del ddl di riordino territoriale. “La Regione – ha concluso Forcolin – è disponibile anche ad affiancare gli enti locali nel percorso di miglioramento dell’unione montana, a fronte però di un progetto serio di ripartenza in quanto quella di Agno-Chiampo è una comunità commissariata dal 2013. Per superare la situazione di stallo deve esserci una programmazione efficiente ed efficace. La Regione intende investire su progetti concreti ma sa ascoltare anche il territorio e prende atto di quella maturazione che il territorio oggi è in grado di esprimere assumendosi anche la responsabilità politica di decisioni importanti dopo cinque anni di commissariamento.