Telefono Rosa: picchiare bimba di 1 anno merita pena esemplare

Stop ricorso a rito abbreviato per queste violenze

NOV 8, 2018 -

Roma, 8 nov. (askanews) – “Una sentenza scandalosa che non rende giustizia alle vittime. Un trentenne afgano è stato condannato a soli 3 anni e 8 mesi di carcere in abbreviato, dopo avere sottoposto la moglie (sposa a 15 anni) ad una lunga serie di violenze: stupri, botte e ferite con un coltello e una cinghia. Aveva poi l’abitudine di prendere a schiaffi la figlia, di appena un anno, colpevole di essere femmina e non un maschio come lui avrebbe voluto. Non si può e non si deve più consentire il ricorso al rito abbreviato nella violenza all’interno delle mura domestiche e nel femminicidio”. E’quanto sostiene la presidente del Telefono Rosa nazionale Maria Gabriella Carnieri Moscatelli in una nota sottolineando che “la condanna per tutti i reati a 3 anni e 8 mesi di carcere non è assolutamente proporzionata alla gravità delle condotte descritte, soprattutto in considerazione della violenza sessuale e dei maltrattamenti in presenza della figlia piccola che ha subito violenze fisiche e psicologiche. Picchiare una bimba di un anno indifesa merita una condanna esemplare, invece ce lo troveremo tra breve libero con il rischio che possa tornare a picchiare e insultare. Per fortuna la madre e la bimba sono riuscite a salvarsi e sono ora in comunità” conclude.