Salute, parte progetto Ue per contrasto emergenza zanzare invasive

Coordinato da team Sapienza Roma punta a linee guida innovative

OTT 29, 2018 -

Roma, 29 ott. (askanews) – Ha preso il via il primo progetto europeo focalizzato sull’emergenza delle zanzare invasive, ovvero quelle specie – anche dette alloctone – che a causa dell’azione umana si trovano ad abitare e colonizzare un territorio diverso dal proprio areale storico, alterando l’ecosistema e causando danni al benessere e alla salute delle persone. Si tratta dell’AIM-COST Action (Aedes Invasive Mosquito – Cooperation in Science and Technology), progetto che, sotto il coordinamento di Alessandra della Torre del Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive della Sapienza di Roma, è risultato vincitore delle selezioni del 2018, collocandosi nel 7% dei progetti COST finanziati dall’Unione Europea.

Il COST (Cooperation in Science and Technology) sostiene ogni anno progetti che mirino a sviluppare sinergie transnazionali e intersettoriali per affrontare in maniera comune e coordinata problemi tecnologici, sociali e sanitari, finanziando le attività di networking e mobilità internazionale. La principale missione dei progetti COST è l’abbattimento di disuguaglianze tecnologiche e culturali tra paesi dell’Unione europea e di regioni limitrofe, attraverso la creazione di una rete di ricercatori europei che possano ottimizzare gli sforzi e affrontare insieme le difficoltà in sinergia con le istituzioni pubbliche e le aziende private.

Negli ultimi 30 anni, l’Italia e molti altri Paesi mediterranei – ricorda Sapienza in una nota – hanno visto stabilirsi sul proprio territorio specie di zanzare invasive le cui uova venivano importate, prevalentemente attraverso il commercio di copertoni usati ripieni d’acqua, dall’areale originario nel sud-est asiatico. Queste specie alloctone, prime fra tutte l’Aedes albopictus (la famigerata zanzara tigre), hanno trovato nei Paesi dell’Europa mediterranea ottime condizioni per la loro sopravvivenza e riproduzione. Essendo in grado di pungere durante le ore diurne, a differenza delle specie autoctone con attività notturna, l’invasione di queste zanzare ha inciso sulla possibilità di godere degli spazi aperti nella stagione calda. “La zanzara tigre – spiega Alessandra della Torre – non si è rivelata solo un ‘fastidio’, ma una vera e propria emergenza di sanità pubblica, essendo capace (come lo sono d’altra parte anche altre specie di zanzare invasive), quando entra in contatto con una persona colpita da un virus esotico, di infettarsi a sua volta e, dopo alcuni giorni, di trasmettere il virus a una persona sana”.

Virus come quello Dengue, Chikungunya e Zika, capaci di provocare nell’uomo malattie fortemente debilitanti, erano già molto diffusi nelle regioni tropicali, ma l’estensione dell’areale delle zanzare Aedes albopictus a regioni più temperate, ha aperto la possibilità di trasmissione anche in Europa. Ne sono testimonianza l’epidemia di Chikungunya del 2017 in Lazio e Calabria, con quasi 500 casi di persone infette, alcune delle quali con sequele patologiche durate per diversi mesi.

A oggi AIM-COST conta la partecipazione di istituzioni di ricerca e sanità pubblica e aziende del settore provenienti da 29 Paesi dell’area europea e 4 paesi extra-europei, ma è aperta all’inclusione di nuovi scienziati, amministratori pubblici e addetti al settore di questi e altri Paesi che vogliano contribuire alla sfida di sviluppare gli approcci più efficaci e meno costosi, dal punto di vista economico e ambientale, per contenere la diffusione delle specie di zanzare invasive e dei rischi sanitari a esse associati.

“L’obiettivo – conclude Alessandra della Torre – è quello di creare un percorso virtuoso che consenta di arrivare a fornire, nei 4 anni di finanziamento, a tutti i Paesi linee guida innovative e specifiche per le diverse situazioni ecologiche, sanitarie ed economiche, in sinergia con le principali agenzie internazionali, quali l’European Center for Disease Control, la sezione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità e l’European Mosquito Control Association”.