Uccisa per la denuncia di un giro pedofili, arrestato mandante

Nel 2004 a Torre Annunziata l'omicidio di "mamma coraggio"

OTT 19, 2018 -

Roma, 19 ott. (askanews) – Arrestato dai carabinieri di Torre Annunziata (Napoli) il presunto mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino, uccisa a 49 anni con diversi colpi di pistola la sera del 24 marzo 2004 sull’uscio di casa. Alla fine degli anni Novanta la donna aveva avuto un ruolo da protagonista nel denunciare un giro di abusi e stupri di diversi bambini da parte di una organizzazione di pedofili attiva nel quartiere dei “Poverelli”: chiamata “madre coraggio”, le dichiarazioni di Matilde Sorrentino vennero acquisite sia nella fase delle indagini preliminari che nelle udienze al Tribunale di Torre Annunziata che portarono, il 9 giugno 1999, alla condanna di 17 dei 19 imputati.

Le indagini portarono all’arresto, il 30 aprile 2004, dell’autore materiale dell’omicidio, Alfredo Gallo, successivamente condannato all’ergastolo in via definitiva.

Ora in manette è finito Francesco Tamarisco, 45 anni, come mandante dell’assassinio di Sorrentino. L’uomo, imputato e condannato nel processo, venne assolto in appello. Tamarisco è ritenuto il boss dell’omonimo clan criminale detto dei “Nardiell”, con base a Torre Annunziata ed operante nel traffico della droga. A suo carico sono stati acquisiti gravi indizi tanto da ritenerlo mandante e organizzatore dell’omicidio della donna: secondo gli inquirenti, Tamarisco nutriva gravi ragioni di astio e risentimento nei confronti della “madre coraggio” che aveva osato denunciarlo.

Dopo le condanne al processo, il 26 e 27 luglio 1999, nell’arco di appena dodici ore, a Torre Annunziata vennero trucidati due uomini (Ciro Falanga e Pasquale Sansone) ritenuti tra i principali partecipi dell’associazione pedofila, che nel frattempo erano stati rimessi in libertà per decorrenza dei termini di custodia cautelare, benchè condannati a 15 e 13 anni di reclusione.