Sostenibile da campo al piatto, da Findus minestrone 100% italiano

Entro 2019 90% vegetali lavorati sarà da agricoltura sostenibile

OTT 19, 2018 -

Cisterna di Latina, 19 ott. (askanews) – Filiera cortissima, massima trasparenza nei confronti del consumatore, puntando al 100% sul prodotto italiano proveniente dai territori più vocati e, parimenti, utilizzando il 100% di vegetali provenienti da agricoltura sostenibile. E’ il nuovo Minestrone Tradizione della Findus, che lo scorso anno era stato rinnovato con l’inserimento di ingredienti Dop e Igp e che adesso sarà prodotto al 100% con verdure italiane provenienti dai territori più vocati: l’agro pontino, la piana del Fucino, la Puglia, le Marche, l’Abruzzo, la Calabria e la Liguria. Vegetali non solo 100% italiani, ma anche provenienti al 100% da agricoltura sostenibile, perchè l’impegno di Findus è avere entro il 2019 il 90% dei vegetali utilizzati dal gruppo provenienti da agricoltura sostenibile, grazie all’adesione alla Sustainable Agriculture Initiative Platform (SAI Platform), la principale iniziativa internazionale in materia di agricoltura sostenibile. Una percentuale che diventerà del 100% nei prodotti di punta dell’azienda, ovvero minestrone, spinaci e piselli.

L’attenzione alla sostenibilità di Findus, non riguarda solo l’approvvigionamento responsabile delle materie prime, ma anche obiettivi ambiziosi come l’utilizzo di pack al 100% riciclabili entro il 2022, mentre l’84% dei prodotti di pesce usati hanno già oggi il marchio blu di pesca sostenibile certificata Msc (e si punta ad arrivare prima possibile al 100%).

Steven Libermann, general manager Findus Italia, spiega: “entro i prossimi 7 anni tutti i nostri prodotti ittici e i nostri vegetali saranno approvvigionati in modo responsabile; il nostro impegno è portare sulle tavole dei consumatori prodotti sani e nutrienti per favorire scelte alimentari corrette. Allo stesso tempo vogliamo migliorare l’impatto sull’ambiente delle nostre produzioni e stiamo mettendo in atto una serie di operazioni che ci porteranno a ridurre le emissioni di co2 e ad adottare un packaging interamente riciclabile per i nostri prodotti entro il 2022, già oggi lo sono il 70% delle nostre confezioni”.

Findus (parte del gruppo Nomad Food che comprende brand come Birds Eye, Iglo, Lutosa e Cocinera) in Italia detiene una quota a valore del 23,6% nel settore dei surgelati, in crescita nell’ultimo anno. Oggi, per l’azienda i vegetali rappresentano circa il 55% dei volumi, coprendo quasi un terzo del fatturato aziendale e sono consumati da 13 milioni di famiglie. Lo stabilimento di Cisterna di Latina, in provincia di Latina, cuore dell’agro pontino, è il centro della produzione: qui vengono lavorate 48 mila tonnellate di vegetali e si producono l’80% dei volumi dell’azienda. La produzione a Cisterna di Latina è iniziata nel 1964 e oggi lo stabilimento impiega oltre 300 dipendenti (che salgono a 456 contando le altre sedi di produzione di Findus), conta 18 linee di produzione, produce 150 diverse referenze, per un totale di 80 mila tonnellate di prodotti, e produce oltre l’80% dei volumi di Findus. È qui che nascono prodotti icona come i Bastoncini di Capitan Findus, i 4 Salti in Padella o i Minestroni Findus. Con un investimento medio di 5 milioni di euro l’anno negli ultimi 10 anni, lo stabilimento punta al continuo miglioramento in sicurezza e qualità.

Sono 672 le aziende agricole italiane che collaborano con Findus e la durata media di questo rapporto nell’agro pontino è di 24 anni: il contratto agricolo viene sottoscritto prima della semina esono specificati anticipatamente volumi, prezzo e qualità della matarie prima, promuovendo una agricoltura che sia sostenibile in chiave ambientale per il territorio(uso di irrigazione localizzata a bassa pressione, rotazione delle colture, riduzione dell’uso di fertilizzanti, rigoroso rispetto della stagionalità delle verdure), ma anche economica e reddituale per il coltivatore.