Il World Pasta Day festeggia 20 anni a Dubai e guarda al futuro

Nel mondo un piatto di pasta consumato su 4 è made in Italy

OTT 19, 2018 -

Roma, 19 ott. (askanews) – Il World Pasta Day compie 20 anni e celebra il ventennale proiettandosi verso il futuro e scegliendo come luogo icona Dubai, una delle capitali mondiali della ristorazione, dove la cucina italiana è la preferita dal 48% dei residenti. In 20 anni la pasta ha vinto la sua sfida globale. Secondo i dati elaborati da Aidepi, l’associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, e da Ipo, International pasta organisation, che promuovono l’iniziativa, la sua produzione mondiale oggi sfiora i 15 milioni di tonnellate, in crescita del 3% rispetto all’anno scorso e vicina a “doppiare” i 9 milioni del 1998. Con due costanti: allora come oggi l’Italia è prima al mondo nella classifica dei Paesi consumatori (con 23kg di pasta pro capite precediamo Tunisia,17 kg, e Venezuela, 12 kg). E quasi 1 piatto di pasta su 4 consumati nel mondo è fatto in un pastificio italiano.

Rispetto a 20 anni fa, il mondo mangia sempre più pasta italiana. Secondo elaborazioni di Aidepi, sono aumentati i Paesi destinatari (oggi quasi 200, +34%) ed è più che raddoppiata la quota export, da 740mila a oltre 2 milioni di tonnellate, più della metà della produzione. Germania, UK, Francia, Usa e Giappone si confermano i Paesi più ricettivi verso la pasta italiana anche nel 2018, con un incremento delle esportazioni tra il 6 e il 12% nei primi 6 mesi dell’anno. Mentre le performance migliori dell’anno si registrano in Russia (+76%),Olanda (+29%), Arabia Saudita (+27%) e Australia (+16%).

Quest’anno la “capitale mondiale” di una pasta che non conosce frontiere sarà quindi Dubai, città-mondo dove l’88% dei residenti è di origine straniera. Nella prossima sede di EXPO 2020, centro nevralgico di turismo, commercio e ristorazione, la pasta guarda al suo futuro multiculturale con un evento a cui parteciperanno 250 delegati tra pastai, Istituzioni, rappresentanti della comunità scientifica, giornalisti e opinion leader del food, per raccontare gusto glocal, plus nutrizionali, e sostenibilità della pasta. La scelta di Dubai è anche un omaggio al contributo della cultura araba all’invenzione del formato di pasta più famoso. Nella Sicilia araba del IX secolo nascono infatti gli Ittriyya, sottili fili di pasta essiccata che, perfezionati dai “Vermicellari” italiani, diventeranno i moderni spaghetti.

Per iniziativa dell’ITA, in 20 ristoranti italiani di Dubai verranno proposti speciali “menù pasta” dal 26 ottobre al 2 novembre. E gli studenti dell’ICCA, una delle più prestigiose Accademie di cucina del mondo, presenteranno al World Pasta Day 7 piatti in cui la pasta incontra le culture alimentari più rappresentate nel Paese. “La pasta è un prodotto straordinario che porta ogni giorno gioia e convivialità sulla tavola di milioni di persone di tutto il mondo. A noi, produttori di pasta, fa piacere vedere come gli chef continuino a reinterpretarla, come i gastronomi la descrivano e come i nutrizionisti la sappiano consigliare per una corretta e sana alimentazione”, spiega Paolo Barilla.