Il tartufo bianco di scena ad Acqualagna per 3 fine settimana

Annata molto buona ma non ottima, prezzi più abbordabili

OTT 11, 2018 -

Roma, 11 ott. (askanews) – Torna, per tre fine settimana consecutivi, la fiera nazionale del tartufo bianco di Acqualagna, giunta alla sua 53esima edizione. La fiera si terrà l’ultimo fine settimana di ottobre e i primi due di novembre nel cuore dell’Appennino marchigiano, in provincia di Pesaro e Urbino, dove si trova Acqualagna, un vero giacimento tartufigeno: la zona detiene il primato italiano nella vendita del tartufo, patrimonio fondamentale dell’economia e della cultura dell’area. Qui si concentrano i 2/3 della produzione nazionale. La fiera è stata presentata ieri a Roma nel corso di una conferenza stampa nel complesso di San Salvatore in Lauro. L’annata, che si prevedeva ottima grazie a una felice congiuntura climatica, da quanto emerso nei primi giorni di raccolta sarà molto buona come qualità ma non ottima, anche se certamente la quantità sarà in grande crescita rispetto alla annata precedente, come conferma il sindaco di Acqualagna Andrea Pierotti. Con prezzi, conseguentemente, più abbordabili.

A partire da domenica 28 ottobre, per un totale di sette giorni, Acqualagna si apre all’Italia e al mondo e invita i visitatori italiani e stranieri a immergersi in una tradizione secolare attraverso la grande mostra mercato, il Salotto da Gustare tra cooking show con chef stellati, esibizioni, sfide tra vip in cucina, spettacoli e degustazioni, mostre, laboratori didattici e creativi per adulti e bambini, esperienze sensoriali, visive e olfattive insieme a momenti di grande passione nell’assaggio di un sapore unico, il più prezioso di questa terra. Nella sola Acqualagna si contano duecentocinquanta tartufaie coltivate (di tartufo nero e una decina di tartufaie sperimentali controllate di Bianco pregiato), i cercatori con tesserino sono circa 2 mila, sono 8 le aziende che vivono trasformando e commercializzando il tartufo, nella tipologia bianco, nero scorzone, bianchetto e nero pregiato e sono 10i punti vendita specifici di tartufo.

Una kermesse dal sapore unico, quello del Tuber Magnatum Pico, e dai grandi numeri per un territorio che ha saputo distinguersi al mondo come distretto economico del prezioso fungo ipogeo. Novità dell’edizione 2018 sarà l’apertura del Museo del Tartufo, che attraverso un approccio pluri-sensoriale, fortemente interattivo grazie alle tecnologie digitali e a realtà virtuali offrirà una vera e propria “truffle experience” tra mappe olfattive, teatro virtuale, libreria digitale e food tasting. In mostra, ovviamente, gli strumenti e le tecniche della “cerca”, ma anche excursus sugli aspetti mitologici, letterari ed artistici fino alla ricca tradizione gastronomica e culturale. Il Museo del tartufo non è solo tradizione, però, perchè si tratta di un “Experience Museum”, musei che coinvolgono il pubblico per l’intero percorso di visita attraverso un approccio pluri-sensoriale, fortemente interattivo grazie alle tecnologie digitali e a realtà virtuali.

Ancora, Igles Corelli e Alfonso Iaccarino saranno insigniti dalla Ruscella d’Oro 2018: la Ruscella è il vanghino con il quale si estrae il tartufo e, in questo caso, quello d’oro rappresenta simbolicamente la faticosa attività del cavatore e il valore di un prodotto unico e prelibato.