Aggressività e demenze: comunicare col paziente anziano

A Milano incontro aperto ai professionisti

OTT 11, 2018 -

Roma, 11 ott. (askanews) – Instaurare una comunicazione efficace con la persona anziana: è il tema dell’incontro che si terrà lunedì 15 ottobre presso la Residenza Anni Azzurri Parco Sempione di Milano. Dal titolo “Comunicare efficacemente con il paziente aggressivo” l’incontro è aperto a tutti i professionisti che si occupano quotidianamente dell’assistenza all’anziano. Una giornata per condividere le esperienze personali di assistenza alla persona fragile e rafforzare le competenze dei caregiver nella gestione dell’anziano.

In Italia si stima che la demenza colpisca 1.241.000 persone, che diventeranno 1.609.000 nel 2030 e 2.272.000 nel 2050. Si tratta di un processo degenerativo che colpisce le cellule cerebrali provocando il declino progressivo delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità e della vita di relazione e che è spesso associato a stati di agitazione e aggressività immotivata. In particolare, all’interno delle residenze assistenziali, si verificano spesso manifestazioni d’angoscia e disorientamento che necessitano di essere affrontate con attenzione e consapevolezza: ascoltare, fornire un supporto emotivo-affettivo proponendo attività occupazionali, anziché cercare di calmare a tutti i costi l’anziano è sovente un intervento premiante.

L’incontro si propone di illustrare alcune tecniche volte a gestire gli episodi di rabbia, favorendo la conversazione tra ospite e caregiver. I titoli degli interventi, che vedranno protagonisti il dott. Daniele Crosta, psicologo con specializzazione in psicoterapia cognitivo-costruttivista e la dottoressa Elena Ravizza, psicologa sono: “Il significato e la gestione dell’atto violento”, “La comunicazione come atto terapeutico negli episodi di aggressività”, “Ascolto attivo, Empatia, Comunicazione assertiva”, “Modalità di risposta a situazioni di violenza”. L’appuntamento è rivolto a medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, educatori professionali, assistenti sociali e tutte le figure sanitarie che lavorano a stretto contatto con la persona anziana. La partecipazione è libera e prevede il rilascio di crediti formativi ECM.