Compromesso nell’Ue sulle emissioni auto: giù del 35% nel 2030

Il Parlamento ha votato per il 40%, la Commissione proponeva 30%

OTT 10, 2018 -

Roma, 10 ott. (askanews) – I Paesi dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo per una riduzione del 35% delle emissioni di CO2 delle nuove auto nel 2030, ma alcuni hanno lamentato la mancanza di ambizione dopo l’allarmante relazione degli esperti delle Nazioni Unite sul riscaldamento globale. “Dopo 13 ore di negoziati, siamo sollevati”, ha detto ai giornalisti il ministro dell’Ambiente austriaco Elisabeth Köstinger dopo una lunga giornata di colloqui con le controparti europee a Lussemburgo, poco prima di mezzanotte. La presidenza austriaca del Consiglio dell’UE ha ottenuto il voto favorevole di 20 paesi su 28 per il suo compromesso che propone una riduzione del 35% delle emissioni medie di nuove auto nel 2030 e del 30% per i furgoni (rispetto al 2021), ha spiegato il ministro. L’obiettivo è più ambizioso di quello proposto dalla Commissione europea alla fine del 2017 (-30% delle emissioni medie nel 2030), ma è inferiore al taglio del 40% votato ai primi di ottobre dal Parlamento europeo. Gli Stati membri inizieranno ora i negoziati con i deputati al Parlamento europeo per mettere nero su bianco gli sforzi che saranno richiesti, in definitiva, ai costruttori di automobili.

L’incontro di Lussemburgo ha anche consentito ai paesi dell’Ue di adottare una posizione comune per preparare la COP24, il vertice sul clima delle Nazioni Unite che si terrà a dicembre a Katowice, in Polonia. In un testo attentamente formulato per convincere alcuni paesi riluttanti, si è concordato che l’UE è “pronta (…) a comunicare o aggiornare” i suoi contributi nazionali entro il 2020 sugli obiettivi fissati alla COP21 di Parigi. “La chiave era inviare un segnale positivo, non impegnarsi a nuovi obiettivi”, ha detto una fonte diplomatica.

L’Ue si è impegnata alla COP21 per ridurre le emissioni di gas serra (CO2, metano, protossido di azoto, ecc.) di almeno il 40% entro il 2030, rispetto ai livelli 1990, in tutti i settori della sua economia. (fonte Afp) Mau